Malattia sconosciuta in Congo, risultati dei primi test: campioni positivi alla malaria

L’Oms ha reso noti gli esiti dei primi esami sulle persone malate: 12 campioni su 10 sono risultati positivi alla malaria. Si fa sempre più strada l’ipotesi di diverse epidemie contemporanee

di Redazione Salus
11 dicembre 2024
Epidemia in Congo, all’Istituto di Sanità  i campioni del paziente

I primi test sui contagiati hanno rilevato la malaria nell'80% dei casi

Roma, 11 dicembre 2024 – Malaria, probabilmente unita ad altre patologie. potrebbe essere questa la causa di alcuni dei decessi avvenuti nelle ultime settimane in Congo e legati a una “patologia sconosciuta”. Si fa largo dunque una delle ipotesi iniziali, che l’epidemia che ha colpito il paese centrafricano possa essere determinata da un mix di malattie. Non è però nemmeno escluso che fra gli agenti patogeni ce ne possa essere qualcuno legato a una malattia sino ad ora mai diagnosticata: una nuova malattia, appunto. Tutto resta ancora da verificare con chiarezza.

“Dei 12 campioni iniziali raccolti, 10 sono risultati positivi alla malaria, anche se è possibile che sia coinvolta più di una malattia”. È quanto ha affermato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, martedì sera, a proposito della malattia non ancora identificata emersa nei giorni scorsi nella Repubblica Democratica del Congo. In ogni caso, “ulteriori campioni saranno raccolti e analizzati per determinare la causa o le cause esatte”, ha detto Tedros. I casi sono 416 con 31 decessi da inizio ottobre. Nell'area “alti i livelli di malnutrizione e bassa la copertura vaccinale”, ha sottolineato il Dg dell'Oms.

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“Meno di due settimane fa, l'Oms è stata informata di una malattia non diagnosticata nella Repubblica Democratica del Congo che ha causato 416 casi segnalati e 31 decessi”, ha spiegato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità.

La maggior parte dei casi e dei decessi, ha inoltre rilevato "sono stati riscontrati in bambini di età inferiore ai 14 anni, nel distretto di Panzi, nella provincia occidentale di Kwango”.

Nei giorni scorsi l'Oms e il governo locale hanno inviato team di esperti. Tuttavia, ha precisato Ghebreyesus, "l'area interessata è remota, le telecomunicazioni sono gravemente limitate e l'accesso è stato reso più difficile dalla stagione delle piogge. La squadra nazionale di risposta ha impiegato diversi giorni per raggiungere Panzi”. “L'area soffre anche di alti livelli di malnutrizione e bassa copertura vaccinale, lasciando i bambini vulnerabili a una serie di malattie tra cui malaria, polmonite, morbillo e altre”, ha affermato il direttore generale dell'Oms. In ogni caso, “ulteriori campioni saranno raccolti e analizzati per determinare la causa o le cause esatte”, ha concluso Ghebreyesus.