Giornata mondiale degli animali, i benefici della pet therapy: cosa c’è da sapere

Si celebra il 4 ottobre in onore di San Francesco d'Assisi. Gli esperti assicurano: il rapporto con gli animali fa bene alla salute. Ecco perché

di MONICA GUERCI -
4 ottobre 2024
The cheerful art therapist or caregiver and girl with a mental disability with a dog joy the time together at the therapy session

Antistress naturali, amici del cuore e psicologi informali, gli animali domestici sono una risorsa preziosa per il nostro benessere. La Giornata Mondiale degli Animali, celebrata il 4 ottobre in onore di San Francesco d’Assisi, ci ricorda quanto sia importante proteggere e rispettare i nostri amici a quattro zampe, che non solo migliorano la nostra felicità, ma hanno anche effetti positivi sulla salute fisica e mentale. Tra i benefici più comuni associati alla convivenza con un animale da compagnia, spiccano la riduzione dello stress e la protezione dalla solitudine. Questi animali diventano veri e propri alleati nel mantenimento del benessere, soprattutto per persone anziane e bambini. Ma non solo.

 

Pet therapy e Interventi assistiti con gli animali

 

Gli esperti concordano sul fatto che il contatto con gli animali può migliorare la qualità della vita, in particolare per le persone vulnerabili come anziani e bambini. Cani, gatti e cavalli, non solo offrono compagnia, ma aiutano a ridurre ansia e stress, contribuendo anche a diminire il rischio di malattie cardiovascolari e facilitare i rapporti sociali. La pet therapy, ora meglio conosciuta come Interventi Assistiti con gli Animali (Iaa), ha dimostrato un impatto positivo nel trattamento di disturbi dello spettro autistico, psicosi e malattie neuromotorie, come il morbo di Parkinson. L’alleanza terapeutica tra animale e paziente è un approccio riconosciuto e consolidato, che coinvolge in particolare cani, cavalli e anche altri animali nel trattamento di diverse patologie.

 

Cani e cavalli contro lo stress post-traumatico dei veterani

 

Grazie alla loro lunga co-evoluzione con l’uomo, cani e cavalli, possiedono una capacità unica di interagire con il nostro sistema emozionale, diventando preziosi alleati nel trattamento di autismo, psicosi e traumi. Il Centro di Riferimento per le Scienze Comportamentali e la Salute Mentale dell’ISS ha contribuito alla stesura delle Linee Guida Nazionali per gli IAA e a diversi protocolli per il loro utilizzo in contesti clinici e sociali. Uno dei progetti più rilevanti è ‘Veterani in Sella‘, realizzato in collaborazione con lo Stato Maggiore dell’Esercito, che ha studiato l’impatto della relazione con i cavalli sui veterani affetti da disturbi da stress post-traumatico. Questo studio, uno dei primi in Europa, ha dimostrato che il contatto con i cavalli migliora la gestione di traumi e stress, favorendo lo sviluppo di competenze relazionali e aumentando la fiducia in sé stessi.

 

Lo studio sui veterani

 

I risultati dello studio, che saranno pubblicati nella Rivista di Psichiatria a gennaio-febbraio 2025, hanno evidenziato miglioramenti significativi nel benessere psicofisico dei partecipanti. Durante i nove mesi di intervento, i veterani hanno mostrato progressi nell’autonomia, nella fiducia nelle proprie capacità e nella gestione dell’ansia, oltre a una riduzione delle difficoltà interpersonali. Come sottolinea Francesca Cirulli, dirigente di ricerca presso l’Iss, “il cane e il cavallo sono gli animali maggiormente coinvolti negli Iaa perché, grazie alla loro lunga storia di co-evoluzione con l’uomo, hanno sviluppato un sofisticato sistema di comunicazione non verbale, che permette loro di interagire efficacemente con le emozioni umane”.

 

Riduzione del rischio cardiovascolare e più socialità

 

L’interazione con gli animali domestici migliora la qualità della vita in vari modi: giocare con un cane, ad esempio, può elevare l’umore, aiutare i bambini con difficoltà di apprendimento, ridurre i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e promuovere l’attività fisica. Camminare quotidianamente con il proprio cane abbassa la pressione sanguigna e stimola la produzione di endorfine, gli “ormoni della felicità“. Inoltre, gli animali facilitano i rapporti sociali: un cane al parco o un gatto in casa possono diventare un «ponte« tra le persone, riducendo il senso di isolamento.

 

‘Medici’ a quattro zampe

 

Sempre più spesso, gli animali vengono integrati nelle strutture sanitarie come ospedali, case di riposo e centri di salute mentale, dove svolgono un ruolo cruciale nel supportare pazienti anziani, minori vittime di abusi e persone affette da disturbi neurologici. Il loro impatto terapeutico va oltre la semplice compagnia: il movimento ritmico fornito dai cavalli, ad esempio, è particolarmente utile per chi soffre di disturbi motori o posturali, oltre che per coloro con patologie psichiatriche complesse, migliorando funzioni cerebrali adattive ed esecutive. Gli animali domestici non sono solo compagni di vita, ma veri e propri partner nella promozione del benessere fisico e mentale.