Giornata degli abbracci: il gesto universale che cura cuore, mente e anima

Un abbraccio è molto più di un contatto fisico: unisce, consola e guarisce. Oltre a essere un gesto d’affetto, è un toccasana per nbenessere e salute, come dimostrano numerosi studi scientifici

di MONICA GUERCI
21 gennaio 2025
Giornata mondiale dell'abbraccio 2025

Giornata mondiale dell'abbraccio 2025

Ne abbiamo bisogno tutti, grandi e piccoli, ma spesso ne sottovalutiamo la potenza. Il 21 gennaio si celebra la Giornata internazionale dell’abbraccio, una data che, oltre a promuovere un gesto tanto semplice quanto profondo, mette in luce i benefici scientifici e psicologici di un’azione capace di abbattere le barriere e migliorare il nostro benessere psicofisico che troppo spesso diamo per scontata.

Perché proprio il 21 gennaio?

Questa data cade in un periodo dell’anno particolarmente delicato. Il freddo invernale, il ritorno alla routine dopo le festività natalizie e il Blue Monday (considerato il giorno più triste dell’anno) rendono gennaio un mese emotivamente fragile. Nel 1986, il reverendo Kevin Zaborney, un pastore del Michigan, ha voluto contrastare questa malinconia istituendo il National Hugging Day, ora celebrato a livello globale come Giornata Mondiale dell’Abbraccio.

L’idea di Zaborney era tanto semplice quanto rivoluzionaria: utilizzare gli abbracci come strumento per diffondere calore umano, rompere le barriere culturali e sociali che spesso ci impediscono di dimostrare affetto in pubblico, e combattere l’isolamento emotivo.

I benefici di un abbraccio: tra scienza e amore

Perché l’abbraccio riveste un ruolo così cruciale nella nostra vita come esseri umani? Quali sono i suoi effetti sulla salute e sul benessere? Le recenti scoperte neuroscientifiche hanno gettato nuova luce su questo gesto all’apparenza semplice, rivelandone il profondo impatto su corpo e mente. Ecco alcuni dei principali effetti benefici, supportati dalla scienza:

Riduzione dello stress: gli abbracci riducono la produzione di cortisolo (l’ormone dello stress) e stimolano il rilascio di ossitocina, conosciuta come “l’ormone dell’amore”. Uno studio del 2024 dell’University College London ha dimostrato che un abbraccio di almeno 20 secondi può innescare una risposta neurochimica che calma l’ansia e favorisce il senso di fiducia.

Miglioramento del sistema cardiovascolare: secondo una ricerca della University of North Carolina, gli abbracci regolari possono ridurre fino al 30% il rischio di malattie cardiovascolari, regolando la pressione sanguigna e riducendo il battito cardiaco.

Potenziamento del sistema immunitario: uno studio della Carnegie Mellon University ha rilevato che le persone che si abbracciano frequentemente si ammalano meno, grazie alla riduzione degli ormoni dello stress, che migliorano le difese naturali dell’organismo.

Aumento della felicità: gli abbracci stimolano la produzione di dopamina e serotonina, neurotrasmettitori che migliorano l’umore e combattono la depressione.

Rafforzamento dei legami emotivi: l’abbraccio è uno strumento potente per consolidare relazioni personali e creare connessioni profonde attraverso il rilascio di ossitocina.

Gli abbracci nell’infanzia

Per i bambini, l’abbraccio è un bisogno primario, una forma di comunicazione che trasmette sicurezza e consolazione. Tra le pratiche più significative spicca la marsupio-terapia (o Kangaroo Mother Care), che prevede il contatto pelle a pelle tra neonato e genitore. Questa tecnica:

  • Stabilizza la temperatura corporea del neonato;
  • Favorisce lo sviluppo neurologico e cognitivo;
  • Riduce lo stress del bambino e ne migliora il sonno;
  • Rafforza il legame genitore-figlio, promuovendo l’allattamento al seno e uno sviluppo sano.

Secondo la Società Italiana di Pediatria, la marsupio-terapia è particolarmente benefica per i neonati prematuri, riducendo mortalità e morbilità.

Quando gli abbracci sono difficili

Non tutti vivono l’abbraccio come un gesto positivo. Alcune persone possono percepirlo come una minaccia alla propria sfera intima, a causa di traumi infantili o esperienze negative. In casi estremi, ciò può trasformarsi in aptofobia o afefobia, vere e proprie fobie legate al contatto fisico. Per chi vive questa difficoltà, percorsi psicologici mirati possono aiutare a riscoprire il valore degli abbracci e il loro potere curativo.

Campagne e iniziative: il potere sociale degli abbracci

La International Hugging Foundation organizza eventi e campagne per sensibilizzare sul valore dell’abbraccio. Tra le iniziative più famose ci sono le Hug Walks, passeggiate durante le quali sconosciuti si scambiano abbracci, e raccolte fondi per sostenere cause legate alla salute mentale.

Un abbraccio è un gesto semplice ma straordinariamente potente, capace di superare barriere culturali, linguistiche e generazionali, capace di farci star bene. In un mondo spesso diviso, ci ricorda che sono i piccoli gesti a fare la differenza.