Essere genitori mantiene giovane il cervello
Ecco i risultati di uno studio statunitense condotto su 37.000 adulti. I dati mostrano un beneficio inaspettato: ecco quale

La genitorialità fa bene al cervello: lo dice la scienza
Essere genitori ed educare i figli sembra offrire al cervello un beneficio inaspettato: proteggere da alcuni effetti dell'invecchiamento. Secondo un nuovo studio condotto dalla Rutgers Health e Yale University su circa 37.000 adulti e pubblicato su Proceedings of the Natural Academy of Sciences, i genitori mostrano modelli di connettività cerebrale che si oppongono direttamente ai tipici cambiamenti legati all'età, con un effetto che si rafforza con l’aumentare dei figli.
Questa scoperta, valida sia per le mamme che per i papà, suggerisce che i benefici per il cervello derivano dall'esperienza della genitorialità piuttosto che dai cambiamenti biologici della gravidanza.
Reti celebrali più connesse
"Le regioni che perdono progressivamente connettività funzionale con l’avanzare dell’età sono le stesse che mostrano una maggiore connettività quando si diventa genitori”, spiega l’autore principale dello studio Avram Holmes, professore associato di psichiatria presso la Robert Wood Johnson Medical School e membro del Rutgers Brain Health Institute e del Center for Advanced Human Brain Imaging Research.
La ricerca, che ha analizzato le scansioni cerebrali e le informazioni familiari provenienti dalla UK Biobank, un database biomedico su larga scala, ha studiato come le diverse regioni del cervello comunicano tra loro.
I ricercatori si sono concentrati in particolare sulle aree coinvolte nel movimento, nella sensorialità e nella connessione sociale e hanno scoperto che i genitori con più figli tendevano ad avere una connettività più forte nelle reti cerebrali, sopratutto quelle coinvolte nel movimento e nella sensorialità che, in generale, mostrano una connettività ridotta con l’invecchiamento.
Effetto maggiore con più figli
“Quello che abbiamo visto - sottolinea Holmes - è un modello diffuso di alterazioni funzionali, in cui un numero maggiore di figli è associato a una maggiore connettività funzionale attraverso le reti somatosensoriali e motorie”. Quest’effetto sembra infatti, essere cumulativo: più figli avevano i genitori, più forti apparivano le differenze cerebrali.
La genitorialità arricchisce
I risultati dello studio sfatano il mito che avere dei figli crei principalmente stress e tensione. Suggeriscono, invece, che la genitorialità apporti una forma di arricchimento che potrebbe giovare alla salute del cervello grazie a una maggiore attività fisica, all’interazione sociale e alla stimolazione cognitiva.
“L’intero percorso di educazione e crescita dei figli, piuttosto che la sola gravidanza, sembra essere importante - afferma Holmes - perché questo effetto è stato osservato sia nelle madri che nei padri”. I genitori coinvolti nello studio, hanno anche mostrato livelli più elevati di connessione sociale, con visite familiari più frequenti e reti sociali più ampie.
Una scoperta utile anche per chi non ha figli
I ricercatori spiegano che sono necessari ulteriori studi per comprendere esattamente come la genitorialità provochi questi cambiamenti cerebrali. Inoltre, i partecipanti allo studio provenivano principalmente dal Regno Unito e quindi i risultati potrebbero non essere applicabili a tutte le culture e strutture familiari.
Lo studio però potrebbe avere implicazioni che vanno oltre le tradizionali relazioni genitore-figlio. "Se quello che abbiamo osservato è una connessione tra un maggiore numero di figli e migliori relazioni sociali, compreso il supporto che ne deriva, allora significa che potremmo attingere a quegli stessi processi anche se gli individui non hanno attualmente figli o una rete di supporto sociale" conclude Holmes.