Curl inverso, gli esercizi per rafforzare l'avambraccio

Sono tre gli strumenti impiegati: i manubri, il bilanciere e uno specifico tipo di sbarra d’acciaio ricurva

di Redazione Salus
26 giugno 2024

Il curl inverso è un tipo di esercizio estremamente efficace per sviluppare, sul lungo termine, una forza funzionale e un fisico davvero invidiabile. Questo movimento si distingue dal classico curl per bicipiti, per il modo specifico in cui coinvolge gli avambracci, offrendo benefici significativi senza richiedere lo stesso sforzo di esercizi mirati a bicipiti e tricipiti. Secondo Ebenezer Samuel, esperto di fitness statunitense e direttore della rivista Men’s Health, il curl inverso può risultare più scomodo a livello di posizione che è necessario mantenere, ma il suo impatto sulla resistenza e sulla forza della presa è notevole e non andrebbe sottovalutato. Presenta, in definitiva, molti più benefici rispetto ai possibili lati negativi

 

L’esercizio

Il curl inverso è un esercizio che mira principalmente a irrobustire i muscoli dell’avambraccio, in particolare il brachioradiale, e secondariamente i bicipiti. A differenza del curl tradizionale, dove i palmi delle mani sono rivolti verso l’alto (ovvero in posizione supina), nel curl inverso i palmi delle mani sono rivolti verso il basso (in posizione prona). Questo cambiamento nella posizione della mano sposta l’enfasi dai bicipiti agli avambracci, rendendo il movimento più impegnativo per questi ultimi.

 

Esecuzione

Sono tre gli strumenti essenziali per il completamento dell’esercizio: i manubri, il bilanciere e il bilanciere EZ (uno specifico tipo di sbarra d’acciaio ricurva).

 

Per eseguire il curl inverso si parte in in piedi, con gli arti inferiori alla larghezza delle spalle, tenendo un manubrio in ciascuna mano, un bilanciere o un bilanciere EZ con una presa prona (cioè con i palmi rivolti verso il basso). Dopo essersi messi in posizione, bisogna mantenere i gomiti vicini ai fianchi e piegare le braccia, sollevando il peso verso le spalle e assicurandosi che il movimento provenga solo dagli avambracci, evitando di fare oscillare il corpo o usare lo slancio; quando i pesi hanno raggiunto l’altezza delle spalle, si devono contrarre i muscoli degli avambracci e mantenere la posizione per un secondo, ritornando poi lentamente alla posizione di partenza, controllando il movimento.

 

Così come per gran parte degli esercizi in palestra, anche in questo caso è consigliabile iniziare con tre serie da 10-12 ripetizioni, aumentando gradualmente il peso e le ripetizioni man mano che si acquisisce una maggior forza e confidenza nel movimento.

 

Consigli utili

Ci sono anche alcune accortezze da avere per riuscire ad effettuare l’esercizio in modo corretto, massimizzando i benefici ed evitando possibili dolori e gli infortuni.

 

Si ricordi, ad esempio, l’importanza del controllo che è necessario mantenere sulla contrazione muscolare e sul movimento che viene eseguito. Come già accennato, sarebbe inoltre consigliabile iniziare con dei pesi leggeri e aumentare gradualmente il carico per evitare sovraccarichi e problemi fisici di qualsiasi sorta.

 

Si tratta, tra l’altro, di un tipo di esercizio che rafforzando i muscoli della presa, aumentando la stabilità e la resistenza, risulta alla fine molto utile anche per il corretto completamento degli stacchi da terra, dei pull-up e dei rows e che permette di migliorare la performance generale negli allenamenti.