Cuore spezzato, i flirt al ritorno dalle vacanze

Alcuni soggetti soffrono la fine di una storia d’amore con un trasporto simile a quello legato alla perdita di una persona cara. Per fortuna, ci sono molti modi per imparare a stare meglio

27 agosto 2024
Distraught Woman in Therapy

L’amore può fare soffrire peggio che una lama. A volte può capitare di prendere una sbandata, altre si può vivere una relazione per anni, altre ancora si può perdere la testa per un quasi perfetto sconosciuto amato per una sola notte in vacanza.

 

Le relazioni amorose, anche quelle più fugaci, sono in grado di regalare emozioni inaspettate, sia in positivo sia in negativo. Se, per esempio, al ritorno da una vacanza si fosse da poco chiusa una relazione, anche occasionale, e si soffrisse ancora è necessario trovare al più presto delle vie di fuga per stare meglio. A volte, le soluzioni sono dietro l’angolo e potrebbero essere persino più efficaci di quello che si potrebbe pensare.

 

La fine di un amore

La fine di un flirt estivo può essere un’esperienza emotivamente intensa. Durante le vacanze, le persone sono più aperte e disposte a vivere nuove esperienze, lontano dalle pressioni della routine quotidiana. Questo crea un ambiente ideale per l’innamoramento, ma quando le vacanze finiscono, si torna alla realtà e alla vita di tutti i giorni, spesso piena di stress (lavorativo e non). Questo passaggio può essere brusco e doloroso, ed è capace di provocare un senso di perdita simile a quello vissuto con la fine di una relazione più lunga, se non addirittura ad un lutto, come emerge da un’analisi della rivista Calm.

 

Proprio così: le persone più sensibili possono sperimentare sensazioni di disperazione non lontane da quelle che si vivono quando si perde una persona cara. Nei casi più seri, è necessario guardare dentro sé stessi e chiedersi se non sia eventualmente necessario fare riferimento ai consigli di un esperto.

 

Il supporto psicologico

Affrontare la fine di un flirt estivo con il giusto supporto psicologico può fare una grande differenza: gli esperti, a proposito, consigliano di affrontare il problema per fasi. Nella prima è fondamentale concedersi il diritto di soffrire, almeno per un po’: è importante riconoscere e accettare i propri sentimenti di tristezza e perdita. Negare o reprimere queste emozioni può prolungare il dolore e impedire una vera guarigione e potrebbe in realtà rivelarsi controproducente. Il passo iniziale verso il recupero emotivo è proprio l’accettazione della sofferenza: l’importante è che sia passeggera.

 

Rivolgersi a uno psicologo può essere molto utile nel caso in cui si stesse troppo male per un periodo eccessivamente prolungato. Un professionista può fornire strumenti e strategie per affrontare il dolore e superare il trauma della separazione e la terapia può aiutare a elaborare i sentimenti, a capire meglio sé stessi e a trovare modi sani per andare avanti. Spesso, il supporto di uno psicoterapeuta contribuisce a identificare delle risposte che da soli non si era riusciti a scovare.

 

Dopo che la tempesta è passata, è importante continuare a prendersi cura di sé: mangiare bene, fare attività fisica, fare attenzione alla propria igiene personale e al proprio aspetto possono migliorare l’umore e aumentare l’autostima. Molto utile in questo senso è anche la mindfulness, una pratica rilassante che stimola un soggetto sofferente a focalizzarsi sul momento presente, accettando i propri pensieri e sentimenti senza giudizio.