Cambiamento climatico, spunta l'eco-ansia: ecco c'è e perché è diffusa tra i giovani

L’aumento delle temperature e dei fenomeni estremi può rappresentare per alcuni, soprattutto per i più giovani, motivo di forti preoccupazioni

28 agosto 2024
Girl looking through the window

Fin da quando la coraggiosa Greta Thunberg, nel 2018, ha dato il via alla sua rivoluzione silenziosa contro i grandi del pianeta e le loro gravi mancanze di rispetto al tema del cambiamento climatico e dei combustibili fossili, qualcosa nella Generazione Z è cambiato. Migliaia di ragazzi e ragazze in giro per il mondo, stimolati dal piglio deciso dell’attivista svedese, hanno iniziato a scendere in piazza alzando la voce per il bene del pianeta Terra. Anche a partire da queste rimostranze, un numero crescente di giovani ha iniziato a sviluppare quella che i media hanno cominciato a chiamare eco-ansia.

 

Cos’è l’eco-ansia

Questo sentimento di profonda angoscia non nasce certo dal nulla, ma è legato ad una serie di stravolgimenti climatici ai quali il mondo intero si trova ad assistere sempre più spesso, impotente di fronte alla forza della natura. Basti pensare, giusto per fare un esempio, a quello che è accaduto in Emilia Romagna a maggio del 2023 con alluvioni che hanno provocato 17 decessi e milioni di euro di danni. Ma si è assistito, in tempi non sospetti, anche a violenti uragani, smottamenti e, dal lato opposto, a lunghi periodi di siccità che hanno colpito non solo il Sud Italia, ma anche la penisola iberica (e l’area di Barcellona su tutte).

 

L’ansia climatica è dunque costituita da sintomi quali pensieri persistenti riguardo al futuro del pianeta e al proprio impatto ambientale, difficoltà ad addormentarsi o a mantenere un sonno soddisfacente a causa delle preoccupazioni costanti, episodi di intensa paura o disagio che possono essere innescati da notizie o discussioni sul tema green, se non addirittura sentimenti di tristezza, disperazione e impotenza di fronte alla crisi in corso.

 

L’impatto

Mentre una fetta di opinione pubblica, soprattutto quella più in là con l’età, sembra in apparenza sottovalutare il problema, la situazione cambia per quanto riguarda i più giovani, perfettamente consapevoli che saranno loro a ereditare il pianeta Terra. I loro timori nascono dal fatto che, per esempio, con l’aumento fuori controllo delle temperature causato dai gas serra si rischia davvero grosso.

 

L’impatto sulla loro stabilità emotiva è dunque enorme, anche in considerazione del fatto che in molti – causa social – sono costantemente bombardati da informazioni preoccupanti che parlano di termometri impazziti, record climatici in negativo ed eventi estremi. Non è da escludere che questo stato di inquietudine costante possa persino portare alcuni di questi soggetti a seri problemi di natura psicologica.

 

Semplici soluzioni

Per combattere l’eco ansia, è importante concentrarsi su ciò che si può effettivamente controllare e seguire piccole abitudini quotidiane che contribuiscano alla salvaguardia dell’ambiente. Il riciclaggio è uno dei modi più semplici ed efficaci per contribuire alla protezione dell’ambiente, così come la riduzione delle emissioni di carbonio (preferire la bicicletta o i mezzi pubblici per i propri spostamenti può in questo senso aiutare). Fare scelte di consumo consapevoli (come l’acquisto di prodotti a chilometro zero) può altresì ridurre il proprio l’impatto ambientale e far sì che il soggetto si senta più sereno con la propria coscienza. In ogni caso, se non si riuscisse a tenere sotto controllo la propria sofferenza mentale, sarebbe a questo punto consigliabile rivolgersi ad uno psicoterapeuta esperto.