Aria pulita, il rimedio vero contro le allergie

Chi soffre d’asma trova sollievo naturale restando lontano dallo smog. Il mare è un vero toccasana

di CIRO VESTITA
17 giugno 2024
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«Più conosco gente nuova, più apprezzo il mio cane» (Socrate 407 A. C.). E come dare torto al grande filosofo! I cani sono esseri senzienti meravigliosi, capaci di dare sempre immenso affetto; a loro non interessa se sei ricco o povero, vogliono soltanto stare con te. Per non parlare della loro assoluta lealtà, senza considerare poi la gioia immensa che ci danno, semplicemente perché la loro presenza induce il nostro cervello a produrre endorfine, le molecole della felicità. E poi, la loro presenza abbassa la pressione arteriosa negli ipertesi e soprattutto combatte le aritmie cardiache. Ma non solo: un recente studio della Università di Uppsala ha dimostrato che se il nascituro di genitori allergici nasce in una casa dove c’è già un cane le probabilità che anche egli diventi allergico sono profondamente ridotte.

 

Già, le allergie… quelle al pelo del cane non son certo le più diffuse: a farla da padrone sono di sicuro le allergie da pollini, tipiche della primavera ma che ormai si rilevano anche in altre stagioni. Le allergie sono patologie caratterizzate da abnormi reazioni agli allergeni, molecole negative presenti in campo alimentare ma soprattutto nel mondo vegetale. Qui ci riferiamo soprattutto alle allergie ai pollini, minuscoli componenti del mondo vegetale utili per la riproduzione di alberi e fiori. Ovvio dire che i pollini sono sempre esistiti; senza di loro le piante non potrebbero riprodursi; ma ormai anche i pollini “non sono più quelli di una volta“. E la colpa non è certo loro: al solito è l’uomo che ha cambiato le carte in tavola.

 

Da anni stiamo avvelenando il pianeta con polveri sottili, diaboliche molecole frutto dell’inquinamento industriale. Dall’inizio della rivoluzione industriale le centrali carbonifere ed il traffico hanno avvelenato l’aria con queste micropolveri; a Londra erano talmente presenti che fu creato l’epiteto cromatico Fumo di Londra, molto di moda nelle sartorie del tempo (va detto però che ormai il tipico smog londinese è un ricordo del passato). Bene, in primavera (periodo classico delle pollinosi) questi pollini, che secoli fa vagavano liberi e felici nella nostra atmosfera, oggi si legano alle polveri sottili creando un mix esplosivo che, una volta entrato nei nostri polmoni, scatena pesanti patologie allergiche, in primis l’asma.

 

Ben lo intui il premio Nobel Karl Eisenberg il padre della meccanica quantistica. Werner Karl Heisenberg nacque nel 1901 a Wurzburg in Germania e, alla giovane età di 32 anni vinse il premio Nobel per la fisica grazie ai suoi lavori sul “principio di indeterminazione delle particelle subatomiche“. Ma la sua giovinezza era tormentata da violentissime crisi di asma che spesso lo portarono esanime in ospedale. La colpa era tutta, a suo avviso, di una industria carbonifera a pochi passi dalla sua casa. Seguì quindi il consiglio del suo medico e si trasferì nella remota isola di Helgoland, nel nord del mare baltico. Qui non c’era traccia di inquinamento e i pollini, pur tantissimi, non gli creavano alcun problema. Finita la guerra Karl passò molto tempo nelle città di mare sempre per problemi di asma, patologia che egli ormai affrontava solo con metodiche naturali. Da questo viene ovviamente fuori il consiglio di andare il più possibile al mare per un semplice motivo; lì dove l’onda si infrange contro la battigia, l’acqua salina si micronizza e, una volta inspirata, pulisce letteralmente i bronchi. Cosa può fare la medicina naturale contro le allergie? Un piccolo aiuto è dato da due piante: il Ribes e la Scutellaria, da assumere sotto controllo medico.

 

Cosa peggiora la situazione

 

La Parietaria è senz’altro la pianta più pericolosa per gli allergici; questo perché ha dei granuli polliniferi molto grossi capaci di dare reazioni allergiche con grande facilità. Ma anche qui: la parietaria o Vetriola è sempre stata una pianta amica dell’uomo; il suo nome deriva dal fatto che cresce sui muri (parietaria infatti) e che soprattutto veniva usata a mazzi per pulire i vetri delle damigiane (da cui il termine vetriola). Con lo smog ormai onnipresente nelle nostre città, piccole e grandi, questi granuli diventano delle vere bombe allergizzanti.

 

Ma più fastidiosi ancora per gli allergici sono i temporali; si crede erroneamente che i forti piovaschi possano purificare l’aria dai pollini, ma ahimè cosi non è: i fulmini, anche se lontani, spaccano i granuli polliniferi rendendoli ancora più allergizzanti. È utile quindi per i soggetti asmatici non uscire di casa quando c’è un temporale.