Aminoacidi essenziali, alleati di salute e benessere

Spesso definiti come i “mattoni” che costituiscono le proteine, sono indispensabili in numerosi processi vitali e per combattere l’invecchiamento fisico e cognitivo.

di MARINA SANTIN
11 agosto 2024

Essere in salute oggi non è più, semplicemente, l’assenza di malattie, ma significa un benessere globale che coinvolge il corpo e la mente. Corrisponde quindi ad affrontare ogni giorno con energia e vitalità, con la mente lucida e reattiva e con un corpo in perfetta forma. Elemento indispensabile per garantirsi tutto questo, gli aminoacidi: solo loro infatti i “mattoni” che costituiscono la struttura delle proteine. E quando si parla di proteine, non si deve pensare solo al loro essere i nutrienti indispensabili per i muscoli, e quindi strettamente legati a chi pratica attività sportiva.

 

Stanchezza cronica quando calano gli aminoacidi

 

Le proteine, in verità, forniscono le componenti strutturali delle cellule e dei tessuti, costituiscono enzimi, ormoni e anticorpi del sistema immunitario, supportano la regolazione dell’espressione del Dna e dell’Rna e trasportano molecole essenziali all’interno del corpo. Ecco spiegato perché quando si ha una carenza di aminoacidi (e quindi di proteine) si avverte una stanchezza cronica, ci si sente più deboli e ci si ammala più facilmente, senza contare che vanno in sofferenza cuore, fegato e reni.

 

Sebbene in natura si trovino centinaia di aminoacidi, solo venti sono necessari per sintetizzare tutte le proteine ​​del corpo umano (e della maggior parte delle altre forme di vita) e vengono classificati in tre gruppi: non essenziali, condizionatamente essenziali ed essenziali, quest’ultimi (che giocano un ruolo fondamentale nella sintesi delle proteine), chiamati così perché non possono essere prodotti dall’organismo ma devono essere introdotti con l’alimentazione.

 

Proteine animali e vegetali

 

Le proteine animali e vegetali sono la fonte degli aminoacidi essenziali e secondo le “Linee Guida per una corretta alimentazione in Italia”, l’assunzione di proteine dovrebbe derivare per il 55% da fonti vegetali (legumi) e per il 45% da fonti animali (pesce, carne, uova). In generale, le proteine di origine animale hanno un elevato “valore biologico”, perché presentano un’alta quantità di aminoacidi essenziali e sono facilmente digeribili, mentre le proteine vegetali, hanno un basso “valore biologico” perchè presentano un deficit di alcuni aminoacidi essenziali, ma sono associate a molti fattori protettivi della salute.

 

Purtroppo però, spesso, a causa dello stress e dei ritmi sempre più pressanti, di una dieta non equilibrata e della fisiologica e continua perdita di massa muscolare (sarcopenia) che si verifica con l’avanzare dell’età e che ha un effetto cascata sulla salute in generale, l’alimentazione non è più sufficiente e diventa indispensabile ricorrere a un’integrazione aminoacidi essenziali in forma libera, che hanno il vantaggio di essere bilanciati e immediatamente biodisponibili.

 

Quando è bene integrare gli aminoacidi

 

É stato dimostrato infatti, che l’integrazione con aminoacidi essenziali migliora la disbiosi, ovvero la composizione del microbiota intestinale, con un’azione che contrasta l’inflamaging e l’invecchiamento dell’intestino, migliorando a sua volta la sintesi proteica, che diventa più deficitaria con il passare degli anni, in particolari condizioni patologiche o in determinati regimi alimentari ipocalorici o irregolari. Questo fenomeno interferisce con la fisiologia del sistema muscolo-scheletrico, ma anche con quella del sistema nervoso. La carenza di aminoacidi essenziali diventa ancor più evidente se si pratica regolarmente attività sportiva. Inoltre, è consigliata in tutte le situazioni in cui si affrontano diete o si va incontro a cali ponderali, durante le degenze e i periodi di allettamento e per le donne in menopausa, la salute cognitiva e il Long Covid.

 

“Come è noto – spiega Alessandro Orlandini, medico-formulatore e massimo esperto riconosciuto in Italia nel campo della nutrizione con aminoacidi che ha collaborato con SoLongevity per la creazione di un nuovo integratore nutrizionale di aminoacidi essenziali, AminoAge Plus – durante la menopausa la carenza di estrogeni determina una acidosi tissutale che deve essere corretta, e che favorisce la perdita di bicarbonati e calcio da parte soprattutto delle ossa lunghe. Questo porta a una rarefazione trabecolare che può determinare fratture. La supplementazione con aminoacidi essenziali diventa pertanto una necessità”.

 

“Fondamentali per la salute neuronale”

 

Inoltre, puntualizza: “Gli aminoacidi essenziali svolgono anche un ruolo cruciale nel mantenimento della salute neuronale e nella prevenzione del danno neuronale. Per esempio la fenilalanina e il triptofano sono coinvolti nella sintesi di neurotrasmettitori come la serotonina, la dopamina, la noradrenalina, e l’adrenalina. Inoltre la lisina e la metionina sono coinvolti nella produzione di sostanze antiossidanti come il glutatione, mentre la lecitina e la carnitina proteggono i neuroni dai danni ossidativi. Diversi studi suggeriscono un miglioramento della performance cognitiva e una recente analisi ha correlato i livelli sierici di isoleucina, leucina e valina con un minor rischio di demenza”.

 

La scelta dell’integratore da assumere va quindi attentamente ponderata. A meno che non ci siano deficit cronici dovuti a patologie e malassorbimenti (che vanno indagati da uno specialista) o che non si conosca di quali aminoacidi l’organismo ha più bisogno rispetto ad altri (per saperlo è sufficiente fare un esame specifico che consiste in un prelievo del sangue a digiuno), tra le tante formule in commercio, è meglio preferire quelle che li contengono tutti. Ad esempio, AminoAge Plus “Oltre a fornire i nove aminoacidi essenziali nella quantità di 6,5 grammi contiene tre booster per il sostegno del metabolismo energetico, tre attivatori che rendono più efficiente l’utilizzo degli aminoacidi stessi e, di conseguenza, la costruzione di nuove proteine nei processi anabolici”.