Alimentazione, l'olio evo ha effetti benefici sulla longevità. Cosa mangiare: i consigli dell'esperta

Meglio un piatto gustoso con alimenti sani che un pasto scondito. L’intervento di Sara Farnetti al V 'Congresso internazionale sulla longevità sana' di Milano

di PATRIZIA TOSSI -
5 ottobre 2024
young woman holding a white plate with pasta and cheese

Olio extravergine di oliva, se usato in cottura riduce l’indice insulinico del pasto, con effetti benefici sulla longevità. Dal controllo del peso alla regolazione di microbiota e sistema immunitario, basta un semplice accorgimento durante la preparazione dei cibi che portiamo in tavola per evitare di mettere a rischio la nostra salute, restando sani e in forma.

 

È il messaggio lanciato da Sara Farnetti al Congresso internazionale sulla longevità sana – Healthy lifespan – positive nutrition, anti inflammation diet, physical activity and sport – che si è chiuso oggi a Milano. Specialista in Medicina interna, Sara Farnetti ha spiegato cosa fare per restare giovani più a lungo nel corso del suo intervento sul tema ‘’Nutrizione precisa e funzionale per investire in salute e longevità sana’·

 

“La medicina di oggi deve chiedersi: cosa possiamo fare per far sì che le persone non diventino pazienti? Alla risposta a questa domanda può contribuire la medicina di precisione – spiega la specialista Sara Farnetti – che presuppone un approccio predittivo e, dunque, di prevenzione. In questo senso, la personalizzazione e la partecipazione del paziente è fondamentale, così come l’anamnesi del paziente e familiare. Bisogna studiare la persona, pensare in modo preciso e funzionale. Avere un approccio funzionale alla nutrizione significa approcciare le funzioni organiche”.

 

La strategia vincente

 

“La strategia che funziona è una strategia precisa per la persona – aggiunge Farnetti – e si applica a tutte le diverse tipologie di diete. In questo contesto è cruciale studiare lo stato delle funzioni organiche e cosa si mette nel piatto è secondario. È la funzione che fa l’organo e la funzione va agevolata e stimolata per la salute dell’organismo”.

 

Secondo l’esperta, “bisogna fare attenzione alla preparazione dei pasti, ai metodi di cottura e all’associazione degli alimenti per avere una nutrizione funzionale”.

I consigli dell’esperta

 

La cottura in olio evo, ad esempio, “ha azione coleretica, seleziona il microbiota, regola il sistema immunitario, velocizza i processi digestivi e riduce l’indice glicemico del pasto”, assicura Sara Farnetti. “Un pasto a base di riso scondito e un mela – continua – costituito di amidi, glucosio e fruttosio che stimolano la secrezione insulinica, favorisce l’infiammazione, il meteorismo e l’accumulo di massa grassa e di sodio, rallenta lo svuotamento intestinale e ha un basso indice di sazietà”.

 

“Quando si manteca la pasta cotta con olio evo caldo ed erbe aromatiche, il pasto non solo ha un indice insulinico più contenuto, ma anche effetto coleretico, azione antiossidante ed epigenetica”, sottolinea la dottoressa. “’Se si rende funzionale una dieta ipocalorica inserendo cacao, olio evo, noci e semi, si ottiene una dieta con lo stesso numero di calorie ma con effetto coleretico, un’azione epigenetica, remineralizzante, antiossidante e con controllato indice insulinico”, conclude Sara Farnetti.