Acido litocolico, l’elisir di giovinezza: il segreto per sentirsi più sani (e più belli)
Due ricerche pubblicate su Nature identificano in questa molecola una risposta naturale anti-invecchiamento: agisce come fossimo a dieta e allunga la vita senza richiedere deprivazioni
Topi che corrono più lontano e più a lungo, moscerini e vermetti che vanno oltre le proprie aspettative di vita. Gli scienziati hanno identificato nell'acido litocolico, naturalmente prodotto da batteri intestinali, un vero e proprio elisir di lunga vita. Senza più bisogno di diete a forte restrizione calorica,per stare meglio e vivere più a lungo basterebbe bere dell'acqua che contenga questa molecola, in grado di abbassare il colesterolo e di migliorare il metabolismo. Testato finora sugli animali, ha dato risultati lusinghieri su moscerini, vermetti e topi.
La rivoluzione dell’acido litocolico
Lunga vita con poche calorie e poco cibo nel piatto: questo paradigma ben noto, potrebbe essere destinato a una "rivoluzione" indotta dall'acido litocolico, naturalmente prodotto da batteri intestinali. Questa molecola in esperimenti su animali di laboratorio condotti da ricercatori cinesi, dell’università di Xiamen, sembrerebbe in grado di mimare gli stessi effetti di una dieta di deprivazione, senza imporre di rinunciare alle normali abitudini alimentari, secondo due studi pubblicati su Nature.
Stop restrizioni caloriche
Il primo studio dimostrerebbe la capacità dell'acido licoleico somministrato da solo di aumentare la sopravvivenza di mosche e vermi e di ripristinare la debolezza muscolare in topi anziani, senza sottoporre gli animali a restrizione calorica. La ricerca degli ultimi 90 anni associa la restrizione calorica, cioè con un apporto calorico ridotto del 10-50% rispetto al normale, alla longevità in diversi organismi come lieviti, nematodi, topi e scimmie. Prove di efficacia si avrebbero potenzialmente anche sull'uomo: lo studio sperimentale Calerie, condotto tra il 2007 al 2010, sembra associare a una riduzione calorica del 25% valori più bassi di colesterolo lipoproteico a bassa densità, maggiore sensibilità all'insulina e una diminuzione del peso del 10%. Tuttavia la capacità di attenersi a un regime alimentare così restrittivo è apparsa la maggiore criticità dello studio, abbandonato dai partecipanti dopo un anno. Gli scienziati per superare questo limite, hanno passato al setaccio una serie di molecole per identificare quelle capaci di promuovere longevità e salute in un "normale" regime alimentare.
“Invertire il deterioramento”
Adottando un approccio sistematico, i ricercatori sono così riusciti ad analizzare i livelli di oltre 1.200 molecole metaboliche in campioni di sangue sia di topi sottoposti a restrizione calorica che di topi alimentati con una dieta normale arrivando a scoprire che, fra queste, poco più di 200 molecole crescevano in quantità quando il cibo scarseggiava. Aggiungendo poi le molecole selezionate alle cellule coltivate, i ricercatori sono riusciti a determinare quelle che stimolavano l'Ampk, una proteina che attiva una varietà di percorsi biochimici in presenza di poca energia, come in caso di restrizione calorica. Alla fine, l'attenzione si è concentrata sull'acido litocolico; alcuni esperimenti sembrano mostrare che l'aggiunta di questa molecola all'acqua potabile in topi in regime alimentare normale migliori il metabolismo e la risposta allo zucchero ed aumenti la sensibilità all'insulina come anche il numero e le prestazioni dei mitocondri, gli organelli delle cellule che generano energia. Una serie di test fisici, hanno inoltre dimostrato la capacità dei topi di correre più lontano e più a lungo e una migliore forza di presa rispetto ai pari che avevano bevuto acqua normale. "I nostri risultati", ha dichiarato Sheng-Cai Lin, "suggeriscono che l'acido litocolico può invertire il deterioramento legato all'età e aumentare la sopravvivenza".
A supporto della longevità
Inoltre l'acido litocolico sembra supportare la longevità: studi su moscerini della frutta a cui è stata somministrata una dose di questa sostanza sono sopravvissuti di circa 7-10% in più, i nematodi (animali pluricellulari vermiformi) di oltre il 20%, minori evidenze si avrebbero nei topi. Il secondo studio su Nature ha analizzato i meccanismi con cui l'acido litocolico attiva l'Ampk, scoprendo anche effetti pro-longevità, ma con scarsa efficacia nel topo, il che potrebbe essere indicativi di effetti ridotti anche nell'uomo. "Abbiamo testato l'acido litocolico solo su topi di mezza età di un unico ceppo" ha aggiunto il gerontologo Richard Miller dell'Universitàrr del Michigan, "quindi non si possono trarre conclusioni definitive". Pertanto i ricercatori indagheranno su una gamma più ampia di topi e sugli effetti derivanti da una somministrazione più precoce del farmaco prima di potere stimare l'impatto sulla durata della vita dei mammiferi. Sono in corso studi sugli effetti dell'acido litocolico anche nelle scimmie.