Yogurt e microbioma: alleati contro il cancro del colon-retto. Uno studio svela i benefici
La scoperta è arrivata dal monitoraggio decennale dell’alimentazione di 150.000 persone. I risultato possono aiutare soprattutto i giovani a proteggersdi dal rischio di tumori

Lo yogurt può proteggere dal rischio di tumori
Lo yogurt è un prezioso alleato della salute. Contiene probiotici, ceppi di batteri ‘buoni’ che, insediandosi nell’intestino, migliorano la qualità della flora batterica intestinale, hanno un’azione positiva sul sistema immunitario, contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, riducono l’infiammazione e ottimizzano l’assorbimento dei nutrienti.
Ma non solo. Un nuovo studio condotto dai ricercatori del sistema sanitario statunitense Mass General Brigham suggerisce che consumarlo regolarmente può contribuire a "ridurre il rischio di cancro del colon-retto”, grazie al suo effetto sul microbiota intestinale.
La ricerca
La ricerca, pubblicata sulla rivista Gut Microbes, ha scoperto che le persone che consumavano regolarmente due o più porzioni di yogurt la settimana presentavano un tasso inferiore di cancro del colon-retto prossimale positivo per il Bifidobacterium, un tipo di tumore piuttosto comune che rappresenta circa il 30% dei casi di questa patologia.
"Il nostro studio – spiega l’autore Shuji Ogino, capo del programma in Epidemiologia Molecolare Patologica nel Dipartimento di Patologia del Brigham and Women’s Hospital – fornisce prove uniche sui potenziali benefici dello yogurt”.
"L’obiettivo che ci eravamo posti – continua – era di trovare un collegamento tra l’utilizzo lungo termine nella dieta di un alimento, in questo caso dello yogurt, e una possibile differenza nei tessuti, come la presenza o l'assenza di una particolare specie di batteri, per avere nuove prove di quanto l’alimentazione influisce sulla salute”.
l legame tra yogurt e tumore del colon-retto
I ricercatori hanno utilizzato i dati di due studi statunitensi: il Nurses’ Health Study (NHS) e l’Health Professionals Follow-up Study (HPFS) che, rispettivamente dal 1976 e dal 1986, hanno monitorato per decenni le abitudini alimentari di oltre 150.000 persone, prendendo in esame il consumo di zucchero e alcool, la quantità di fibre, le calorie totali e l’assunzione media giornaliera di yogurt naturale e aromatizzato e di altri prodotti lattiero-caseari.
Inoltre, hanno raccolto campioni di tessuto nei partecipanti con casi confermati di cancro colon rettale e, misurando la quantità di Dna del Bifidobacterium presente nel tessuto tumorale, hanno scoperto che, su 1.121 casi, 346 (31%) erano Bifidobacterium-positivi e 775 (69%) Bifidobacterium-negativi. Pur non avendo trovato un legame significativo tra il consumo regolare a lungo termine di yogurt e l’incidenza del cancro del colon-retto, i ricercatori hanno però visto che quando si assumevano due o più porzioni di yogurt a settimana il tasso di incidenza dei tumori Bifidobacterium-positivi era inferiore del 20%.
Bisogna mangiare più yogurt?
“Ormai da molto tempo sappiamo che lo yogurt e altri prodotti lattiero-caseari fermentati sono benefici per la salute gastrointestinale – sottolinea il co-autore senior dello studio Tomotaka Ugai, del Dipartimento di Patologia al Brigham – i nostri risultati suggeriscono però che il loro effetto protettivo possa essere specifico per i tumori Bifidobacterium-positivi”.
I ricercatori ipotizzano che l'assunzione a lungo termine di yogurt può ridurre il rischio di cancro del colon-retto modificando il microbioma intestinale, in particolare per quanto riguarda la presenza di Bifidobacterium. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per giungere a una conclusione definitiva.
“La nostra scoperta - afferma il co-autore Andrew T Chan, capo della ‘Clinical and Translational Epidemiology Unit’ al Massachusetts General Hospital e membro fondatore del Mass General Brigham - offre un’ulteriore prova del collegamento fra dieta, microbioma intestinale e rischio di cancro colon-rettale e ci permette di indagare il ruolo specifico di questi fattori nel prevenire l’insorgenza di questo tipo di tumori soprattutto tra i giovani".