World Vegetarian Day: sempre più persone scelgono di dire addio alla carne

Sono ormai riconosciuti i benefici per la salute, l’ambiente e l’umore di una dieta plant-based ben bilanciata. Una scelta consapevole fatta soprattutto dai giovani

di DOMENICO GUARINO -
1 ottobre 2024
Cattura

In Italia sono il 7,2% della popolazione, un dato in forte crescita rispetto al 2023 quando erano il 4,2%. Nel mondo rappresentano circa il 10% del totale, ma con significative differenze a livello territoriale, considerato che in India, ad esempio, sono stimati tra il 30 e il 40%.

 

Di sicuro il popolo dei vegetariani è, almeno nei Paesi occidentali, in forte crescita. Soprattutto tra le giovani generazioni. Nel nostro Paese ad esempio oltre sei giovani under 35 su dieci dichiarano di considerare i prodotti a base vegetale un “aiuto per il Pianeta” e di avere una dieta se non totalmente almeno in buona parte vegetariana. È questa la fotografia del rapporto tra italiani e prodotti plant-based scattata dal Gruppo Prodotti a Base Vegetale di Unione Italiana Food in occasione del World Vegetarian Day, la giornata mondiale del vegetarianismo che si celebra oggi, 1° ottobre.

 

Popolo vegetariano in aumento

 

Il numero di vegetariani è aumentato significativamente negli ultimi anni grazie a una maggiore consapevolezza dei benefici per la salute e l’ambiente. In Europa, il vegetarianismo è più diffuso in Paesi come il Regno Unito, la Germania e la Svezia. Il 10% della popolazione britannica si identifica come vegetariana, una percentuale che è in costante aumento. Negli Stati Uniti, il vegetarianismo è meno comune ma in crescita, e, secondo un sondaggio del Pew Research Center, circa il 5% degli americani si identifica come vegetariano, con una percentuale che aumenta tra i giovani e le persone con un’istruzione superiore. Anche in America Latina, dove il vegetarianismo è meno diffuso, questo stile di vita e di nutrizione sta guadagnando terreno, soprattutto i in paesi come il Brasile e l’Argentina. In Asia, infine, oltre all’India, il vegetarianismo è comune in Paesi come il Giappone e la Cina, dove le tradizioni buddiste e taoiste promuovono una dieta senza carne.

 

Perché si sceglie di essere vegetariani?

 

Le questioni etiche sono preponderanti in Europa e nei Paesi occidentali, dove il vegetarianismo è spesso associato a movimenti per i diritti degli animali e per la sostenibilità ambientale. Altro fattore determinante è, naturalmente, la consapevolezza dei benefici per la salute. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che una dieta vegetariana può ridurre il rischio di malattie croniche come il diabete, le malattie cardiache e alcuni tipi di cancro.

 

Una ricerca di qualche anno fa, condotta da un team dell’University of Oxford, ha notato come chi non mangia carne e pesce ha in particolare un rischio minore del 32% di incorrere in malattie cardiache, soprattutto perché i vegetariani, in genere, hanno indici di massa corporea (BMI) più bassi e meno casi di diabete, oltre ai livelli di colesterolo di gran lunga più bassi e una pressione sanguigna più regolare. Nell’epoca dei social, non va trascurato infine l’influenza di celebrità che hanno contribuito alla diffusione del vegetarismo, promuovendo uno stile di vita uno stile di vita vegetariano.

 

Cosa vuol dire vegetariano?

 

I vegetariani non mangiano alcun tipo di animale che provenga dalla terra o dal mare, anche se, a differenza dei vegani, ma non escludono dalla propria alimentazione i derivati animali come latte, uova e miele (per questo viene detta anche dieta latto-ovo vegetariana).

 

In tanti oggi si chiedono se la dieta vegetariana possa essere una buona scelta alimentare. La risposta è sì, ma importante che sia ben bilanciata e assicuri tutte le sostanze fondamentali per il nostro organismo tra cui proteine, calcio, ferro, vitamine e omega 3. Per fare questo è necessario mangiare molta frutta e verdura, alimenti che contengono ferro a cui aggiungere succo di limone per migliorarne l’assorbimento e vegetali ricchi di calcio come rucola, semi di sesamo e mandorle.

Insomma, se ve la sentite, oggi è il giorno giusto per pensare di abbandonare la carne (consigliandovi naturalmente con un esperto). Anche perché pare che la dieta vegetariana faccia bene all’umore. L’ho rivelato una ricerca pubblicata sulla rivista Psychosomatic Medicine: gli esperti hanno notato che chi consumava 3 o più porzioni al giorno di frutta e verdura era più ottimista di chi invece non arrivava a due, questo perché si trovavano nel sangue quantità maggiori di betacarotene.