Vin brulè, rimedio efficace contro l’infreddatura

Vino rosso, cannella, chiodi di garofano, bacche di ginepro, buccia d’arancia

di CIRO VESTITA
18 dicembre 2023

Fra i pochissimi pregi che aveva Mussolini c’era quello di propagandare una vita sana lontana da alcol e droghe. Ce l’aveva in particolare con gli Alpini, dediti troppo, secondo lui, al «liquorismo»: pessima abitudine l’alcol, affermava, veleno creato dal profeta Noè che ebbe l’idea di far fermentare l’uva invece di mangiarla come tale. Tutti sappiamo come andò a finire. In realtà i soldati al freddo bevevano ogni tanto del vin brulè sia per riscaldarsi che per combattere le malattie raffreddative, onnipresenti in trincea.

 

È una bevanda quasi completamente analcolica, visto che bollendo il vino l’alcol evapora. La sua preparazione è semplice: basta fare una decozione di pochi minuti in vino rosso di cannella, chiodi di garofano, bacche di ginepro e buccia di arancia. La cottura permette l’estrazione dalle spezie di molecole antinfiammatorie ed antibiotici naturali capaci di debellare molti virus raffreddativi.

 

I carboidrati giusti: tagliatelle al ragù

Per i bolognesi, «Hai fatto una buona sfoglia quando sollevandola controluce vedi san Luca» (il Santuario che domina la città felsinea dai colli, ndr). Un modo per decantare la delicatezza e la salubrità del prodotto, oltra alla perizia delle ’sfogline’. E quindi evviva le tagliatelle, meraviglioso piatto fatto con uovo, eccelsa farina, e un corposo ragù. Piatto divino che va inserito in un buon regime dietetico; i carboidrati sono infatti un pilastro importante della dieta mediterranea, soprattutto se uniti a una seria fonte proteica come l’uovo.