Salmone, il pesce viaggiatore che protegge il cuore
Gli acidi omega contenuti nella sua carne fanno bene anche a chi soffre di artrosi
Appena arrivato al potere in Russia, Iosif Vissarianovic assunse il nome Stalin, che voleva dire acciaio. E spedì milioni di suoi connazionali nei gulag della Siberia. Qui organizzò un’opera ingegneristica che solo una mente come la sua poteva individuare: la costruzione di un canale a costo zero che collegasse il Mar Bianco al lago Onega. Opera che richiedeva ingentissime risorse; poiché il suo motto era quello di tornare all’origine della umanità non fornì agli operai attrezzi e macchine. Il canale fu scavato praticamente a mani nude, un lavoro immenso che costò decine di migliaia di morti.
Naturalmente, in onore del dittatore, fu chiamato Canale Stalin, e oggi viene usato per itticoltura, soprattutto salmoni. Questi pesci sono fra i più ricchi di acidi omega, recenti studi hanno dimostrato che non solo proteggono il cuore (sono infatti chiamati acidi salvacuore) ma anche svolgono un enorme attività antinfiammatoria, utile ad esempio a chi soffre di artrite o artrosi.