Riparte la scuola, riflettori accesi sulle mense: la guida ai menù sani e gustosi
I consigli dell’esperto sulla corretta alimentazione dei più piccoli: “Scuola e famiglia devono essere attente ad adottare una dieta sana e sostenibile”. No alle merendine industriali, si alla creatività
Riparte la scuola, scattano i riflettori sul menù delle mense. Ecco la guida per il menù più corretto per la salute dei bambini. “Con l’inizio del nuovo anno scolastico, si appresta puntualmente a ripartire anche il servizio mensa che, tutt’altro che infrequentemente, rappresenta per i genitori elemento di particolare preoccupazione”, dice l’immunologo Mauro Minelli, docente di dietetica e nutrizione all’Università Lum di Bari, che ha realizzato un approfondimento sul tema dell’alimentazione nelle mense scolastiche.
“Ideale sarebbe utilizzare questo momento per farne, specialmente in ambiente scolastico, fondamentale strumento di educazione ad una dieta sana – prosegue Minelli – tanto più rispetto ai messaggi spesso diseducativi trasmessi dai diversi mezzi di comunicazione di massa a partire da quello televisivo”.
Dieta sana: principi da insegnare a scuola
“L’istituzione scolastica, quanto e forse anche più della famiglia, dovrebbe avere la capacità e le competenze per stabilire le giuste regole alimentari che i bambini dovrebbero apprendere sul campo, al pari delle conoscenze linguistiche e matematiche”, sottolinea l’immunologo nell’affrontare il tema dei cibi poco salubri immessi sul mercato. A partire dagli alimenti ultra processati, tanto dannosi per la salute dei bambini e degli adulti.
Qualche esempio? “Se frutta e verdura, generalmente penalizzate dai messaggi commerciali rispetto a merendine e snack salati – entra nel dettaglio Minelli – venissero privilegiati nella ristorazione scolastica incentivando il loro consumo tra i bambini, non ancora capaci di analisi critica, questi ultimi potrebbero forse sviluppare maggiore consapevolezza verso prodotti naturali, anche in ragione delle forme, dei colori, dei sapori di ortaggi, frutti, verdure”.
“Sul fronte della ristorazione, un’idea potrebbe essere quella di modulare l’offerta nutrizionale rispettando i principi della varietà correlata alla stagionalità, elementi cardine che permettono di raggiungere un adeguato introito di nutrienti, essenziali per lo sviluppo fisico e mentale dei bambini”, aggiunge.
La guida al pasto completo (e sano)
“Per adottare una dieta sana e sostenibile, la scuola e la famiglia dovrebbero raggiungere una maggiore consapevolezza delle ricadute che le scelte alimentari possono avere sulla salute dei più piccoli e sull’ambiente”, avverte Minelli.
Un elemento importante da considerare è il ‘chilometro 0‘ che, oltre a sostenere la biodiversità locale, “può permettere la creazione di prodotti dolciari coi quali sostituire le merendine industriali e soddisfare le attese dei più piccoli senza pesare sul loro benessere”.
“In questo modo – sottolinea l’esperto – possibile controllare con più facilità la quantità di zucchero nelle preparazioni, offrendo torte o biscotti meno calorici senza alterarne il gusto, senza additivi ed evitando anche di produrre rifiuti legati al packaging. Tra l’altro, per realizzare questi prodotti, si potrebbe perfino immaginare di farsi aiutare dai più piccoli, così stimolando la loro fantasia e creatività”.
“Ciò che tuttavia resta indispensabile – suggerisce l’immunologo – è che nel pasto scolastico sia sempre garantita la completezza dei nutrienti, quindi la presenza di carboidrati, grassi e proteine. Per quel che riguarda i cereali, è fondamentale che essi non siano rappresentati esclusivamente dalla comune pasta o da altri lievitati come pizze o focacce, ma che ci sia un’alternanza con differenti tipologie di cereali che variano per apporto di fibra e micronutrienti”.
“Allo stesso modo le proteine, da assumere a rotazione – ricorda – non dovranno essere rappresentate solo da carne, uova o latticini, ma è importante che nel menù siano inclusi pesce e legumi. Per condire, l’olio extravergine di oliva potrebbe essere abbinato ad erbe aromatiche come basilico, timo o salvia, utili ad insaporire le pietanze arricchendole, oltre che di gusto, anche di minerali dei quali sono fonti preziose e grazie ai quali ridurre o, ancor meglio, escludere l’aggiunta di sale nell’allestimento dei piatti”.
E se i bambini dovessero desiderare alimenti dolci, alla merendina farcita “sarà sempre preferibile un pezzo di cioccolato, magari fondente di alta qualità”. Ovviamente, tutte le scelte non potranno prescindere dall’eventuale presenza, nella scolaresca, di bambini e ragazzi celiaci, allergici o comunque con particolari sensibilità alimentari, per i quali “saranno sempre previsti menù rigorosamente personalizzati, molto meglio se supervisionati da pediatri o specialisti della nutrizione”, conclude Mauro Minelli.