Perché è una buona idea mangiare i granchi blu

Costano pochissimo, sono ipocalorici e hanno ottimi valori nutrizionali

di CIRO VESTITA
17 settembre 2023
granchio

È stato decisamente uno degli argomenti più discussi degli ultimi mesi, tra curiosità e allarmismi: i granchi blu che hanno ‘invaso’ i nostri mari. Arrivano dalle coste dell’Atlantico, vivono e si riproducono egregiamente sia nell’acqua dolce che salata e ahimè, da tempo stanno compiendo una vera strage. Già dieci anni fa me li ritrovai in campagna a fare danni; si erano infilati nei tubi di irrigazione facendoli scoppiare. Ora sono un esercito che sta facendo un vero disastro nell’equilibrio della catena alimentare marina: divorano cozze, ostriche, vongole con danni pazzeschi per gli allevatori. L’unico modo per combatterli (forse) è mangiarli in massa per tre motivi:

 

  • si contrasta la loro propagazione;
  • costano – almeno per ora, vista l’abbondanza – pochissimo (2 euro al chilo, contro i 20 euro per le vongole);
  • sono eccezionali come alimento. Infatti sono ‘selvatici’ e la differenza con i frutti di mare d’allevamento è la stessa che c’è fra il lupo e il cane domestico. Danno più energia perché sono più ricchi in proteine, inoltre hanno meno grassi ed in più minerali pregiati come ferro, calcio e fosforo. Inoltre sono alimenti con pochissime calorie; un etto di polpa fornisce appena 100 calorie, quindi nulla. Se ci abituiamo a mangiarne in massa, piano piano li porteremo all’estinzione.