Peperoncino, un vero elisir contro il dolore

Con menta, salvia, melissa, rosmarino è tra le piante che possiamo coltivare anche su un balcone

di CIRO VESTITA
18 marzo 2024

“Lavorare stanca” è un modo di dire molto comune (nonché il titolo dell’esordio poetico di Pavese). Certo, ben si adatta alla vita moderna, ma non mancano i precedenti storici illustri. Un esempio sono i cosiddetti “Re fannulloni“, Clotario III re di Neustria e Childerico II re dei Franchi, monarchi così definiti perché dediti solo alla caccia e al giardinaggio lasciando le beghe di palazzo ad uscieri e maggiordomi. Beati loro: vissero tantissimo senza assilli di alcun tipo, soprattutto Clotario che si vantava di avere le rose più belle del mondo da lui personalmente coltivate nel suo giardino. Ben altri ritmi sono quelli della vita di oggi, non solo per chi lavora ma anche per chi ha raggiunto la pensione, e probabilmente continua ad affannarsi per dare una mano, in tanti modi, a figli e nipoti.

 

Così lo stress continua ad attraversare le nostre vite, e non è salutare. Dovremmo conoscere e soprattutto applicare ’l’effetto Roseto’. Andiamo con ordine: Roseto è una piccola città dell’Italia centrale. Per centinaia di anni i rosetani hanno vissuto coltivando frumento e orzo nei loro campi. Ma, con la tassa sul macinato che Quintino Sella aveva applicato sulla molitura del grano la vita divenne difficile; iniziò quindi una grande emigrazione negli Stati Uniti per cercare la terra dei sogni. Molti Rosetani si stabilirono quindi in Pennsylvania ricreando negli States il modello del loro paesino natale fatto di buona cucina ma soprattutto di affetti familiari in un mondo antico ed unico. Le donne si scambiavano il lievito madre per panificare le antiche farine fatte con grani antichi, e alla sera si ritrovavano tutti intorno al braciere ad ascoltare le favole della nonna. A metà degli anni ’50, questa comunità attirò l’attenzione dei medici americani per un semplice fatto: la vita media dei Rosetani della Pennsylvania era di 100 anni per le donne e 95 per gli uomini, ma soprattutto le patologie cardiache erano rarissime. E il cardine di tutto questo era non solo l’alimentazione, ma soprattutto l’amore e l’affetto che coinvolgeva tutti gli abitanti di questo paesino americano fotocopia del paese italiano d’origine. Cosa possiamo fare noi per vivere una vecchiaia senza acciacchi? Ovviamente mangiare in modo sano ma soprattutto fare un’attività motoria che ci diverta e ci tenga attivi. Potendo, un ottimo suggerimento è il giardinaggio; con le nuove cultivar di rose faremo senz’altro fiori più belli di quelli di Clotario. Meglio ancora un orticello per verdure e insalate doc.

 

Coltivare un orto casalingo vuol dire produrre insalate e pomodori lontani da pesticidi e diserbanti. Certo, non tutti hanno la fortuna di avere un giardino o vivere in campagna, ma ormai è diventato facile realizzare un orto verticale sui balconi, sede ideale per coltivare soprattutto le piante officinali. Ben esposte grazie alla verticalizzazione, salvia, melissa, rosmarino trovano il loro habitat ideale. In questi casi, il mio ortaggio prediletto è il peperoncino, il cui principio attivo è la capsaicina, molecola dotata di un fortissimo potere antidolorifico ed antivirale. La dose giusta è un peperoncino al giorno, e poiché ogni piantina ne fruttifica un centinaio ecco che ci basteranno per tutta l’estate. E chi crede che il peperoncino sia l’ortaggio curativo della nonna deve sapere che nel 2021 il medico statunitense, Julius David, ha vinto il premio Nobel per la medicina per i suoi studi sulla capsaicina. Altra pianta facile da coltivare negli orti casalinghi sono i vari tipi di menta, in primis la piperita quella che dà il tipico profumo ai chewingum molto utile per chi accusa stanchezza. La menta dolce invece è indicata in tutti i soggetti che soffrono di gastrite.

 

Un trucco naturale contro il colpo della strega

Per chi ama la medicina naturale un eccezionale preparato erboristico è l’Oleolito: in cento grammi di olio di oliva si lascia macerare per una notte 1 solo grammo di peperoncino. Il giorno dopo si ottiene un vero farmaco vegetale adatto soprattutto nel colpo di strega. Si massaggia lentamente la parte dolorante con questo preparato; si ottiene subito un senso di calore che come tutte le terapie calde rilassa i muscoli contratti della parte offesa. Molto utile anche nelle ecchimosi e nelle distorsioni.