Lo sapevi? La frutta di stagione rafforza le difese immunitarie

Le fragole sono ricche di antiossidanti, le ciliegie aumentano le riserve di energia

di Redazione Salus
5 aprile 2024

Con l’arrivo della nuova stagione è possibile trovare alcuni frutti che possono rivelarsi preziosi grazie alle loro proprietà e alla ricchezza di sostanze nutrienti. La frutta fresca in primavera è un toccasana versatile anche da un punto di vista gastronomico, poiché si può utilizzare in un’innumerevole serie di preparazioni diverse (compresi i frullati e le torte).

Le fragole

Le fragole sono ricche di vitamina C e altri antiossidanti, e aiutano a ridurre il rischio di gravi condizioni di salute, compreso il diabete, l’ictus e alcune malattie cardiache; questo tipo di frutta riduce inoltre il colesterolo cattivo (LDL) e aiuta anche a tenere sotto controllo il peso.

Le ciliegie

Povere di calorie e ricchissime di ricche di fibre e minerali, vantano altresì un buon quantitativo di vitamine C, A e K. Le ciliegie presentano diversi antiossidanti, come ad esempio il beta-carotene, sostanze con un effetto antiossidante capace di rallentare i processi di invecchiamento della pelle e dei tessuti. Si tratta inoltre di un alimento apprezzato per la sua capacità di controllare i livelli di zucchero nell’organismo e di ridurre l’acido urico nel sangue.

Le pesche

Disponibili in diverse varietà, dalle più dolci alle più aspre, sono un frutto ricco di acqua, di calcio, fosforo, potassio e zinco. Povere di grassi, hanno proprietà diuretiche e lassative, sono particolarmente sazianti e sono apprezzate anche per l’ingente presenza di antiossidanti.

Le albicocche

Si tratta di un frutto povero di calorie ma ricco di vitamina C, A e di caroteni, sostanze importanti per le loro proprietà antiossidanti e per gli effetti positivi sulla vista, oltre che sulla qualità della pelle. La presenza di luteina, zeaxantina e la criptoxantina, inoltre, aiuta a contrastare i radicali liberi, combattendo così l’invecchiamento.

Buone abitudini

È importante ricordare che secondo le linee guida dell’OMS si dovrebbero in generale consumare “più di 400 grammi di frutta e verdura al giorno per migliorare la salute generale e ridurre il rischio di alcune malattie non trasmissibili”.

A che punto è il nostro Paese in questo senso? La risposta a questa domanda la si può ritrovare in un recente rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità: in Italia, nel periodo 2021-2022, poco più della metà degli adulti tra i 18 e i 69 anni (52%) ha consumato 1-2 porzioni di frutta o verdura al giorno, mentre il 38% ne ha consumate 3-4 porzioni. Meno del 7% rispetta le linee guida raccomandate per una corretta alimentazione, che prevedono 5 porzioni al giorno. Una piccola minoranza (3%) dichiara di non mangiare né frutta né verdura.

 

Stando agli ultimi dati ISTAT riferiti al biennio 2021-2022, il consumo “five a day”, come raccomandato dalle autorità internazionali competenti, è più comune fra gli anziani, le donne e coloro che hanno migliori condizioni economiche e un livello di istruzione elevato. Tuttavia, questa pratica coinvolge solo una piccola percentuale della popolazione, non superando mai il 10%. La percentuale di persone che consuma 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, già relativamente bassa, ha mostrato una tendenza al ribasso nel tempo, soprattutto negli ultimi anni e in tutto il Paese: l’arrivo della stagione primaverile potrebbe dunque rappresentare l’occasione giusta per adottare un cambio di tendenza nelle proprie abitudini a tavola.