La pressione si abbassa in cucina: meno sale, più potassio

La tendenza più o meno spiccata all'ipertensione, in una discreta percentuale di casi, si può modificare con la dieta

di Redazione Salus
28 febbraio 2024

Si moltiplicano gli inviti a consumare sale iodato e si perdono di vista altri aspetti che salvaguardano la salute del cuore: ridurre la quantità di sodio ingerito limitando le prese di sale nelle pietanze può aiutare la maggior parte delle persone ad abbassare la pressione del sangue, riducendo l’incidenza di varie malattie cardiovascolari, ictus, infarto, arteriopatie, aterosclerosi. Idem dicasi incrementando il potassio contenuto naturalmente nei prodotti della natura, varie tipologie di frutta e verdura fresca. La lotta all’ipertensione passa dalla cucina di casa e da quella del ristorante.

 

Ipertensione

Nelle persone con ipertensione (pressione alta) una dieta eccessivamente salata fa salire ulteriormente la pressione arteriosa. Uno studio pubblicato online da JAMA e recensito da editorialisti dell’Harvard Medical School, ha scoperto che è bene ridurre drasticamente il consumo di sale che quotidianamente assimiliamo con la dieta, celato talvolta nei prodotti alimentari conservati, spesso abusato nella ristorazione collettiva e nelle cucine dei ristoranti meno blasonati. Questo accorgimento, limitare o eliminare le aggiunte di sale (come pure perdere qualche chilo, per quanti sono in sovrappeso) può portare grossi vantaggi, con valori mediamente più bassi nella stragrande maggioranza delle persone. Anche quelle con pressione sanguigna normale traggono beneficio mangiando meno, con meno sale ingerito.

 

I ricercatori hanno reclutato un campione di popolazione nella fascia di età 50-75 anni. Alcuni avevano una pressione normale e altri avevano ipertensione. Tutti sono stati assegnati in modo casuale a seguire una dieta ad alto contenuto di sodio (2.200 milligrammi in più al giorno rispetto al loro apporto abituale) o una dieta a bassissimo contenuto di sodio (per un totale di 500 mg di sodio al giorno) per una settimana . Poi sono passati alla dieta opposta per un’altra settimana.

 

Confrontando i risultati, si è visto che una dieta a bassissimo contenuto di sodio riduceva significativamente la pressione sanguigna nel 74% dei partecipanti, indipendentemente dai valori pressori misurati in precedenza e indipendentemente dalla somministrazione di farmaci per tenere sotto controllo la pressione. Detto in altri termini, i valori degli ipertesi possono scendere di qualche millimetro di mercurio attraverso una dieta sana mantenuta con continuità. Ridurre l’assunzione di sale può essere un primo passo importante verso un migliore controllo della pressione sanguigna e una migliore salute complessiva, ma ci sono anche altre sorprese.

 

Potassio

Secondo un altro studio, condotto dal George Institute for Global Health, aumentare l’assunzione di potassio potrebbe essere altrettanto importante, di pari passo con la riduzione delle prese di sale ingerite, per controllare la pressione alta e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.

 

L’autrice principale dello studio, la dottoressa Liping Huang, sottolinea che alti livelli di assunzione di sodio (sale) e bassi livelli di assunzione di potassio sono entrambi sono collegati all’ipertensione, all’ictus, alle malattie cardiache e alla morte prematura. L’utilizzo di un sostituto del sale arricchito di potassio può essere una soluzione efficace per affrontare entrambi i problemi contemporaneamente.

 

Lo studio ha coinvolto oltre 20mila partecipanti seguiti per cinque anni e ha dimostrato una chiara riduzione del rischio di ictus, eventi cardiovascolari maggiori e morte prematura passando dal sale normale a quello arricchito di potassio. I dati mostrano che il potassio supplementare rappresentava una parte significativa degli effetti di abbassamento della pressione sanguigna riscontrati nello studio.

 

Aumentare l’assunzione di potassio attraverso l’alimentazione può essere un modo semplice ed efficace per migliorare la salute cardiovascolare e ridurre il rischio di malattie croniche. Incorporare nella dieta alimenti ricchi di potassio, come banane, avocado, spinaci e fagioli, può fare la differenza.

 

Equilibrio

L’importanza di eliminare o ridimensionare le prese di sale nella dieta, e di pari passo incrementare il potassio, è un tema spesso sottovalutato, ma sta ricevendo sempre più attenzione da parte della comunità scientifica. Mentre gli appelli a consumare sale iodato sono numerosi, è fondamentale anche tenere conto della necessità di limitare la quantità di sodio assunta ogni giorno, quindi in ultima analisi si tratta di limitare il sale e incrementare il potassio.

 

Gli studi dimostrano che una dieta a bassissimo contenuto di sodio, con un generoso incremento di potassio, può portare a una significativa riduzione della pressione arteriosa nella maggior parte delle persone, indipendentemente dal fatto che questi abbiano ipertensione o pressione normale. Ridurre l’assunzione di sodio può contribuire a prevenire una serie di malattie cardiovascolari, migliorando la salute complessiva dell’organismo.