Cos’è l’Intuitive Eating, il nuovo approccio alimentare per ritrovare l’equilibrio. Le 10 regole d’oro

Ideato da due dietiste statunitensi, aiuta sviluppare un rapporto sereno col cibo ed evitare l’effetto yo-yo

di Redazione Salus
11 dicembre 2024
Intuitive eating, il nuovo approccio alimentare americano

Intuitive eating, il nuovo approccio alimentare americano

Sui social, tra diete e strategie alimentari virali, sono in molti coloro che condividono contenuti e commenti sul cosiddetto Intuitive Eating, ossia l’alimentazione intuitiva. Questo approccio si propone di trasformare il rapporto con il cibo, superando le rigide regole delle diete tradizionali, evitando lo spiacevole effetto yo-yo dei regimi nutrizionali più restrittivi (in cui alla perdita di peso segue un recupero di chili, talvolta pure “con interessi”) e il senso di colpa associato al cibo.

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Com’è nato l’Intuitive Eating

Le ideatrici dell’Intuitive Eating sono Evelyn Tribole ed Elyse Resch, due dietiste e autrici americane che hanno sviluppato il concetto di alimentazione intuitiva nel libro, scritto da loro a quattro mani, dal titolo ‘Intuitive Eating: A Revolutionary Program That Works’. Il volume è stato pubblicato per la prima volta nel 1995. Il loro metodo si basa sull'ascolto dei segnali del corpo, come la fame e la sazietà, per guidare le scelte alimentari, con l’obiettivo di ritrovare l'equilibrio e il benessere imparando ad ascoltare il corpo. Il loro approccio si distacca dalle tradizionali diete miracolose e promuove un'alimentazione consapevole, sviluppando un buon rapporto con il cibo ed evitando di demonizzare alcuni alimenti. Non si tratta, cioè, di evitare un dolce o un tramezzino, ma di mangiarli senza sensi di colpa, riconoscendo che le scelte alimentari non devono essere guidate dal controllo del peso, ma da preferenze personali e gusti.   

Le 10 regole d’oro

L'Intuitive Eating si fonda su 10 principi che incoraggiano a liberarsi dalla mentalità delle diete, rispettare il proprio corpo e fare pace con il cibo, senza puntare il dito contro gli alimenti e contro sé stessi.

1) Ascoltare la propria fame: bisogna imparare a riconoscere il proprio corpo e a soddisfare il segnale biologico che indica la necessità di energia, appena si manifesta. Il “buco allo stomaco” non va ignorato né soddisfatto troppo tardi rispetto alla sua comparsa: in questo modo si eviteranno abbuffate future.

2) Ascoltare anche la propria sazietà, cioè la sensazione di soddisfazione che suggerisce quando è il momento, a tavola, di posare la forchetta. Riconoscerla richiede consapevolezza e prestare attenzione alle sensazioni fisiche.

3) Fare pace con il cibo: non bisogna rinunciare a determinati alimenti solo perché etichettati come “non salutari”. A volte la chiave è nelle quantità, non nella qualità.

4) Non mettere al bando alcun alimento: ciascun cibo ha un proprio valore nutrizionale, che si tratti di un dolce o un frutto.

5) Fare in modo che ogni pasto sia un piacere: si dovrebbe imparare a godere del cibo senza considerarlo un obbligo o una fonte di stress.

6) Accettare il proprio corpo: va apprezzato per ciò che è, senza cercare di conformarsi a standard irraggiungibili.

7) Non cercare conforto nel cibo: va usato come nutrimento, non come mezzo per gestire ansia, rabbia e le emozioni in generale.

8) Scegliere un’attività fisica che piace: bisogna praticare esercizi che facciano sentire bene, anziché focalizzarsi solo sul dimagrimento.

9) Onorare la propria salute attraverso un’alimentazione moderata. Scegliere pasti e spuntini che siano nutrienti, ma anche sazianti e gustosi.

10) Affidarsi agli esperti: soprattutto se si hanno dubbi o esigenze specifiche, ancor più in presenza di patologie croniche, va consultato un nutrizionista qualificato per un percorso personalizzato.

L’Intuitive Eating fa dimagrire?

Sebbene l'obiettivo principale dell’Intuitive Eating non sia perdere chili in eccesso, molte persone scoprono di raggiungere il loro peso naturale seguendo questo approccio, che consente di evitare gli stress e i rischi delle diete restrittive. Queste ultime, infatti, oltre a non essere sostenibili nel tempo, possono innescare disordini alimentari e arrivano persino a rallentare il metabolismo. L’Intuitive Eating, inoltre, insegna a nutrirsi con amore e rispetto e migliora il benessere psicologico, riducendo ansia e depressione e aumentando serenità e autostima.