Giornata mondiale dei legumi: perché consumarli al posto della carne?
In occasione del 10 febbraio, i risultati dello studio Iss sugli effetti benefici di queste proteine vegetali. Consigliate 2/3 porzioni a settimana per prevenire le malattie degenerative: ecco quali sono
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Giornata mondiale dei legumi
I legumi sono una buona fonte di proteine di origine vegetale e sono ricchi di micronutrienti, in particolare vitamine del gruppo B, ferro e zinco, e di fibra. “Riducono il rischio di malattie cronico-degenerative, come malattie cardiovascolari, obesità, diabete, alcune tipologie di cancro e sono un alimento alla base della dieta mediterranea. Ma oggi sono poco utilizzati”.
È quanto emerge dal progetto Arianna (Aderenza alla dieta mediterranea in Italia) dell'Istituto superiore di sanità, condotto su un campione totale di 3.732 persone. Lunedì 10 febbraio è la Giornata mondiale dei legumi, istituita nel 2018 dalle Nazioni Unite che celebra l'importanza di questi alimenti e ne promuove il consumo. Ma, dall'indagine Arianna, risulta che “meno della metà dei partecipanti allo studio rispetta la frequenza di consumo raccomandata dalle Linee Guida per una Sana Alimentazione, ovvero 2-3 porzioni di legumi a settimana”.
Il consumo più basso è in Europa
“Nonostante i numerosi benefici riconosciuti ai legumi, a livello mondiale si registrano bassi dati di consumo”, dice Erica Cardamone ricercatrice del Dipartimento di Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria dell'Iss. Il consumo annuo globale di legumi è in media di 7,77 kg pro capite. Il consumo più elevato si registra in Africa (11,46 kg pro capite) e il più basso in Europa (2,97 kg pro capite). E in Italia? Secondo progetto 'Arianna', le prime analisi effettuate sui consumi dei singoli gruppi alimentari hanno rivelato che il 62.76% dei partecipanti allo studio ha dichiarato di consumare 2 o più porzioni di legumi a settimana.
Italia, consumo elevato al Sud e dagli sportivi
"Analisi più approfondite condotte su un sottocampione - aggiunge Cardamone- hanno però evidenziato che meno della metà dei partecipanti rispettava la frequenza di consumo raccomandata dalle Linee Guida per una Sana Alimentazione (2-3 porzioni di legumi a settimana). Sempre in 'Arianna' è stato osservato che i partecipanti di sesso maschile, e le persone con un'età superiore ai 40 anni e quelli con un reddito annuo superiore a 50.000 euro presentavano probabilità più basse di rispettare la frequenza di consumo raccomandata''.
Al Sud e tra gli sportivi il consumo è più elevato. Al contempo, i dati di indicano che, nelle regioni del Sud Italia e tra i partecipanti fisicamente più attivi, la probabilità di rispettare tale raccomandazione era invece più alta.
Solo 9 grammi al giorno tra gli italiani
“Sempre nel nostro Paese – riprende la ricercatrice - i dati raccolti su un campione rappresentativo della popolazione nell'ambito dello Studio sui consumi alimentari in Italia (IV Scai), condotto dal Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione del Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, indicano che il consumo medio giornaliero di legumi è 9 grammi al giorno. È emerso che solo il 31% del campione totale consuma questi alimenti". Una proporzione simile è stata rilevata nella fascia dei bambini e degli anziani, mentre valori inferiori sono stati osservati tra gli adolescenti (25%) e gli adulti (29%).
Costi contenuti, grandi benefici: ecco quali
“Da un punto di vista nutrizionale, i legumi – afferma Erica Cardamone - rappresentano una buona fonte di proteine di origine vegetale e sono ricchi di micronutrienti, in particolare vitamine del gruppo B, ferro e zinco, e di fibra. Ciò li rende importanti componenti di una dieta sana in grado di ridurre il rischio di malattie cronico degenerative, come malattie cardiovascolari, obesità, diabete, alcune tipologie di cancro.
L'elevato valore nutrizionale, unito al costo contenuto, fa dei legumi un alimento ottimale anche in termini di sostenibilità economica. I legumi, infatti, rappresentano un alimento alla base della Dieta Mediterranea, in cui figurano come ingredienti principali di varie ricette tipiche, semplici nutrienti ed economiche".
“Ridurre il consumo di carne per la salute”
Aumentare il consumo di legumi ridurre quello della carne, spiegano gli esperti. "Alla luce del quadro appena descritto – conclude la ricercatrice – risulta necessario che tutti gli attori coinvolti nei settori della ricerca e della sanità colgano occasioni come quella della giornata mondiale per sensibilizzare tutti sull'importanza di aumentare il consumo di legumi, riducendo quello delle fonti proteiche di origine animale. Promuovere una dieta sempre più vegetale rappresenta un passo essenziale per tutelare la salute dell'uomo e del pianeta”.
Legumi sostenibili per l’ambiente
"I legumi hanno la capacità di migliorare la fertilità dei terreni e di contribuire a fissare l'azoto atmosferico, consentendo di ridurre l'utilizzo di fertilizzanti chimici. Questo, oltre al basso impiego di risorse idriche per la loro coltivazione e alle ridotte emissioni di gas serra, ne fa alimenti a basso impatto ambientale”, conclude l'Iss.