Formiche, scorpioni, cavallette: da provare, con un po’ di coraggio
In molti Paesi del mondo vengono preparati fritti per farli diventare croccanti
In molti Paesi – praticamente in tutta l’Asia – gli insetti sono parte importante nell’offerta dello street food locale. In Thailandia grilli, cavallette, vermi, bruchi, formiche ecc, vengono offerti agli angoli delle strade, fritti per farli diventare croccanti. Il sapore non è granché, somiglia un po’ a quello del guscio dei gamberetti. In Colombia le «formiche culone» vengono allevate e mangiate ben prima che gli insetti nel piatto diventassero di moda. Si vendono per strada in sacchettini, sono croccanti e anch’esse somigliano al guscio dei gamberetti. Sempre in Colombia, in Amazzonia, si mangia una grossa larva di un coleottero, mojojoy, dalle popolazioni locali considerata superfood perché ricca di proteine e grassi. Le larve vengono vendute arrostite in spiedini, ma i buongustai le mangiano crude, succhiandole.
Spostandosi a Pechino, nelle bancarelle notturne vicino allo storico Beijing Hotel si possono trovare succulenti spiedini di scorpioni, che vengono proposti ancora vivi e cucinati al momento per garantirne la freschezza. Si cambia Paese e sono ancora le formiche a diventare cibo, anzi bevanda. In Australia, nel Queensland, vivono formiche verdi, molto apprezzate dagli indigeni che ne fanno spremute dalle proprietà curative e rinfrescanti. Sono buone, sanno di limone. E sono diventate ingredienti di alcuni gin.