Ferragosto, via libera a pranzi e picnic con i consigli giusti

Il decalogo per godersi le vacanze anche a tavola senza effetti indesiderati per la salute

di PATRIZIA TOSSI -
13 agosto 2024
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Per milioni di italiani in vacanza in Italia e all’estero la settimana di Ferragosto si preannuncia ricca di appuntamenti culinari. Purtroppo, a volte, gli sfizi della tavola si trasformano in malesseri che compromettono la salute dei vacanzieri. A spiegare come evitare di rovinarsi le ferie – con il decalogo del ferragosto senza rischi – è Gloria Mumolo, gastroenterologa dell’azienda ospedaliero universitaria Pisana e membro dell’Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopisti digestivi ospedalieri (Aigo).

 

“Il cambio di regime alimentare, con l’introduzione di cibi non abituali – spiega Gloria Mumolo – può indurre una profonda variazione del microbiota. Alimenti come la pizza, il pane e i latticini freschi sono ricchi di substrati fermentabili e non assorbibili, soprattutto se consumati in abbondanza. E aumentano il meteorismo, così come le bevande gasate”.

 

Attenzione all’intestino: ecco perché

 

“Accanto a disturbi in cui è facile incorrere in occasione di viaggi all’estero con l’assunzione di acqua e alimenti privi di affidabili controlli sanitari – spiega la gastroenterologa – esistono potenziali rischi legati a una dieta scorretta. La riduzione di fibre può indurre o aggravare la stipsi, mentre la diarrea, oltre che da batteri e virus, può essere causata anche dalle variazioni di temperatura tra un ambiente esterno molto caldo e ambienti interni climatizzati, non ultima l’assunzione di bevande molto fredde”.

 

Digestione in primi piano

 

“La cattiva digestione che spesso affligge i vacanzieri può essere la conseguenza di pasti particolarmente abbondanti e grassi, soprattutto se consumati in fretta, mentre il reflusso rischia di essere indotto da un eccesso di alimenti come cioccolato, menta, cibi acidi come pomodori, agrumi e aceto, cibi piccanti o speziati, cibi grassi e caffè”, avverte Mumolo.

 

Il decalogo dei consigli utili

 

Per evitare di incorrere in questi errori, a volte banali ma in grado di causare un profondo malessere, esistono programmi educativi diretti a limitare e gestire le trasgressioni alimentari durante le vacanze. Ecco le regole fondamentali:

 

1.Rispettare l’orario abituale del pasto per mantenere stabili i valori glicemici.

 

2.Evitare il carico di carboidrati: se il pasto ne contiene una porzione extra, sottrarne una quantità più o meno equivalente dalle altre portate (ad esempio pane o patate).

 

3.Evitare di saltare il pasto in previsione di un successivo pasto abbondante, come un pasto fuori casa poiché questo destabilizza i valori glicemici e aumenta il senso di fame con il rischio di successivo overeating.

 

4.Eventuali trasgressioni alimentari devono essere occasionali e seguite da pasti sani – In caso di pranzo al buffet, di solito pieno di una varietà di alimenti elaborati e/o processati, limitare la quantità e il numero dei cibi prelevati.

 

5.Iniziare con le verdure per ridurre il picco glicemico e indurre il senso di sazietà.

 

6.Mangiare lentamente, al cervello occorrono almeno 20 minuti per la consapevolezza della condizione di sazietà.

 

7.Evitare o almeno limitare l’assunzione di alcolici.

 

8.Cercare di mantenere una attività fisica regolare che riduce l’impatto degli abusi alimentari sull’aumento di peso e sul metabolismo.

 

9.Evitare le alterazioni eccessive del ritmo sonno veglia che aumenta lo stress dell’organismo e riduce il controllo glicemico. È inoltre accertato che le ore di veglia forzata favoriscono il consumo di cibi ricchi di grassi e zuccheri, il cosiddetto mindless eating.

 

10.Il monitoraggio regolare del peso corporeo è una riconosciuta strategia preventiva per l’aumento di peso non controllato.