Estate a misura di bambini, l'appello dei pediatri: "Mezze porzioni e piatti leggeri"

Il medico Italo Farnetani chiede ai gestori di spiagge e ristoranti spazi per l’allattamento dei bebè e zone accessibili coi passeggini

di PATRIZIA TOSSI
21 luglio 2024
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Mezze porzioni nel menù, piatti del gusto semplice e mini assaggi per solleticare il palato dei più piccoli. Oltre ai punti di allattamento per mamme e bebè. È la proposta lanciata dai pediatri ai gestori di spiagge, ristoranti e hotel per un’estate a misura di bambini. Quest’anno, in tutta la Penisola ci sono 155 spiagge amiche dei bimbi – contraddistinte dalle sgargianti Bandiere verdi – selezionate ogni anno dai pediatri. Ma non basta. Serve una strategia di inclusione e proposte studiate ad hoc per i baby-turisti e le loro famiglie.

 

L’alimentazione è il primo passo per il benessere dei bambini. «Le mezze porzioni – spiega Italo Farnetani, professore ordinario di Pediatria dell’Università Ludes-United Campus of Malta e “papà” delle Bandiere verdi – almeno fino ai 10-12 anni d’età rappresentano la quantità ideale di cibo che il bambino mangia volentieri e che gli è sufficiente per uno sviluppo sano e armonico. Inoltre dimezzano i costi per i genitori e permettono agli esercenti di evitare sprechi alimentari».

 

Non serve dividere i piatti a metà. Per invogliare i bambini a mangiare, meglio ordinare ricette con gli alimenti più amati dai bambini e le consistenze più adatte. «Cibi morbidi e di dimensioni contenute, perché il bambino – ricorda il pediatra – ha una bocca piccola e un’arcata dentaria più debole, non completamente sviluppata fino all’età di 11-12 anni. Di conseguenza, ha difficoltà a introdurre e masticare alimenti grossi o tenaci».

 

Pizza margherita e polpette: il menù più adatto alle vacanze dei bimbi. Se la Margherita resta la pizza più gradita fino all’età di 6 anni, il palato dei più piccoli gradisce il riso e la pasta corta, ma anche polpette (per chi mangia la carne) o pezzettini di parmigiano. E il dolce? Per l’esperto meglio puntare sulla «crostata con la crema di nocciole o un gelato in mini-coni: uno o più gusti, come vogliono i bambini».

 

Attenzione a come si apparecchia il tavolo. «È consigliabile che gli esercizi di ristorazione abbiano anche delle stoviglie adatte ai bambini» da portare in tavola, apparecchiandola magari con «tovagliette colorate dei personaggi più amati dai bimbi».

 

Ultima idea: i “baby pit stop” per mamme e bebè. «Suggerisco di allestire dei punti di allattamento aperti anche a chi non è un cliente. Non servono grandi lavori – osserva l’esperto – basta una stanza anche piccola, ma riservata, possibilmente fresca, arredata con gusto e gioiosa, in cui la mamma si possa fermare per allattare il suo bambino. È un grosso servizio che si farebbe alle famiglie». Ultima avvertenza: i locali dovrebbero prevedere la possibilità di essere raggiunti col passeggino.