"Educazione al gusto fin da piccoli"

Torna “Kids“: il valore nutritivo del buon cibo raccontato in tv dallo chef Borghese e il pediatra Rosti

di PATRIZIA TOSSI
21 luglio 2024

Menu fantasiosi e piatti divertenti per dimostrare ai bambini e ai ragazzi che l’alimentazione sana può anche essere divertimento. È questo il filo conduttore di “Kids”, lo spazio dedicato ai giovanissimi che torna anche quest’anno all’interno di “Alessandro Borghese Kitchen Sound”, la trasmissione in onda dal lunedì al venerdì, all’ora di pranzo, su Sky Uno e in streaming su Now. Premiato dal Moige (Movimento Genitori Italiani) per i contenuti educativi, Kids punta a sensibilizzare i ragazzi sul tema del buon cibo, sano e gustoso.

 

«È un tema che mi sta particolarmente a cuore – racconta Alessandro Borghese, noto chef e conduttore tv – è importante ingaggiare i bambini e ragazzi sul tema dell’alimentazione in modo divertente». Grembiule alla mano, Alessandro propone ricette e consigli pratici direttamente dai fornelli, così da invogliare i ragazzi a indossare il grembiule aiutando mamma e papà in cucina.

 

«L’educazione al gusto parte in famiglia – continua lo chef – ma deve essere insegnata anche a scuola. Renderei obbligatoria lezioni sulla memoria gastronomica del nostro territorio. Sarebbe bello spiegare in classe quali sono i prodotti locali e i piatti della tradizione, che ormai si stanno perdendo.

 

«A casa si fa poca cucina “cucinata” – dice Borghese – tanti piatti pronti per mancanza di tempo. E i ragazzi si abituano a gusto poco genuini degli alimenti ultra processati. Ma se un bambino di 9 o 10 anni tornasse a casa da scuola con la ricetta dei “bigoli in salsa“, sicuramente obbligherebbe mamma e papà a cucinarli».

 

«Siamo al paradosso che, se fai assaggiare una mozzarella di bufala appena fatta a un bambino, potrebbe non piacergli perché è abituato al prodotto industriale della mensa scolastica».

 

Il pediatra Luca Rosti affianca lo chef in trasmissione. «L’alimentazione è un fattore importante per la salute e la prevenzione. La frase “siamo quello che mangiamo” è vera – spiega il medico – non a caso si parla sempre più spesso della funzione nutraceutica degli alimenti: oltre a dare il carburante alle cellule e a costituire i mattoni con cui costruiamo il nostro organismo, svolgono una funzione importante anche nella crescita e nello stato di salute futura dei nostri bambini».

 

«L’alimentazione del bambino influisce sulla salute di quando sarà adulto. Mangiare spesso alimenti fermentati come lo yogurt, pare che riduca il rischio di sviluppare patologie intestinali da adulti. E che, consumare meno carne, abbia un effetto positivo sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari.

 

“Attenti alle calorie nascoste negli snack”

 

Cibi precotti e surgelati: i bambini imparano a mangiare male in famiglia. Lo dicono i dati allarmanti sull’obesità infantile: il 39% dei bambini italiani è in sovrappeso già dagli 8 anni e il 17% è obeso. Gli esperti avvertono: se non viene “curata” in età pediatrica, l’obesità persiste nel 70-80% dei casi anche nell’età adulta, con il rischio di contrarre malattie cardiovascolari, metaboliche, tumorali e ripercussioni a livello psicologico e psichiatrico.

 

«È vero che l’obesità infantile è in aumento – conferma il pediatra Luca Rosti – i nostri bambini mangiano troppo e male. Questo è un discorso molto ampio, tanto che si parla di epidemia di obesità». Qualche consiglio per le famiglie? «I genitori non devono mai forzare i propri figli a mangiare – continua Rosti – e, soprattutto, le porzioni devono essere adeguate al fabbisogno calorico del bambino e non degli adulti. In secondo luogo, gli alimenti iper processati e industriali sono un fattore di rischio, così come le cosiddette calorie occulte, ovvero quelle derivate dagli extra che non vengono calcolate dai genitori e che spesso sono proprio alimenti ipercalorici».

 

Bambini e ragazzi spesso abituati a cibarsi di “cibo spazzatura“, cosa fare per invertire la rotta? «Per invogliare i bambini a mangiare sano è importante far loro conoscere gli alimenti – entra nel dettaglio il medico – per esempio facendoli giocare con gli ingredienti durante la preparazione dei pasti, far loro assaggiare una grande varietà di cibi e presentare i piatti in modo attraente sfruttando forme e colori».

 

La sfida del contrasto all’obesità è talmente importante che potrebbe finire nell’agenda del prossimo G7 Salute di ottobre. Ogni anno nel mondo muoiono 4 milioni di persone per patologie legate all’eccesso di peso, di cui 1,2 milioni solo in Europa.