La dieta della longevità: cosa dice la scienza per vivere a lungo e in salute
Scopri quali alimenti e abitudini possono allungare la tua vita secondo gli esperti. Gli 8 schemi alimentari più salutari e lo studio degli effetti su 100mila adulti seguiti per 30 anni

La dieta della longevità
Qual è il segreto di una vita lunga e felice, senza gravi malattie croniche e con una salute cognitiva e fisica ottimale? L’alimentazione, parola di esperti. È la conclusione di uno studio che ha analizzato per trent’anni le abitudini alimentari di oltre 105mila adulti di mezza età.
Gli scienziati hanno scoperto che mantenere una dieta ricca di alimenti di origine vegetale, con un apporto basso o moderato di alimenti sani di origine animale e un apporto inferiore di alimenti ultra-processati, è collegato a una maggiore probabilità di invecchiamento sano. E dalla ricerca sono emersi consigli importanti: otto regimi dietetici che possono favorire la salute e la longevità. Ecco le diete del benessere, secondo la scienza.
Cosa ha svelato lo studio
Lo studio – condotto da un team di ricercatori dell'Harvard T.H. Chan School of Public Health, dell'University of Copenhagen e dell'University of Montreal e pubblicato su 'Nature Medicine' – è tra i primi a esaminare molteplici modelli alimentari nella mezza età in relazione all'invecchiamento sano complessivo, piuttosto che in relazione a specifiche malattie o mortalità.
Gli esperti hanno optato per "una visione multiforme", chiedendosi "in che modo la dieta influisce sulla capacità delle persone di vivere in modo indipendente e godere di una buona qualità di vita invecchiando", spiega l'autore corrispondente Frank Hu, responsabile del Dipartimento di nutrizione alla Harvard Chan School.
Gli 8 schemi alimentari
I ricercatori hanno utilizzato i dati del Nurses' Health Study e dell'Health Professionals Follow-Up Study, età dei partecipanti tra 39 e 69 anni nel corso di 30 anni. Dai questionari da loro compilati i ricercatori hanno valutato quanto aderissero a 8 schemi alimentari sani, ‘etichettati’ con degli acronimi: uno schema alimentare genericamente sano (Ahei) e la dieta mediterranea (Med), un approccio alimentare contro l’ipertensione (Dash) e uno schema alimentare combinato tra Dash e Med per evitare il ritardo neurodegenerativo.
E ancora: una dieta sana a base vegetale (hPdi), un indice dietetico sostenibile per il pianeta (Phdi), una dierta anti infiammatoria (Edip) e un regime alimentare per migliorare l’iperinsulinemia.
Ognuna di queste diete enfatizza un elevato apporto di frutta, verdura, cereali integrali, grassi insaturi, frutta secca e legumi, e alcune includono anche un apporto basso o moderato di cibi sani di origine animale come pesce e alcuni latticini.
Gli effetti dei cibi ultra processati
I ricercatori hanno anche valutato l'assunzione di cibi ultra-processati da parte dei partecipanti, che sono prodotti industrialmente, spesso contenenti ingredienti artificiali, zuccheri aggiunti, sodio e grassi non sani. L'adesione a uno qualsiasi degli 8 modelli dietetici sani è stata collegata a un invecchiamento sano. Lo studio ha rilevato che 9.771 partecipanti, il 9,3% della popolazione dello studio, sono invecchiati senza malattie croniche.
Qual è la dieta migliore per la longevità
La dieta sana per eccellenza era l'Ahei, sviluppata per prevenire le malattie croniche. I partecipanti nel quintile più alto del punteggio Ahei avevano una probabilità maggiore dell'86% di invecchiare in salute a 70 anni e una probabilità maggiore di 2,2 volte di invecchiare in salute a 75 anni rispetto a quelli nel quintile più basso.
Le caratteristiche: dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali, frutta secca, legumi e grassi sani e povera di carni rosse e lavorate, bevande zuccherate, sodio e cereali raffinati.
Un'altra con simili risultati era la Phdi, che considera sia la salute umana che quella ambientale enfatizzando gli alimenti di origine vegetale e riducendo al minimo gli alimenti di origine animale.
“Non esiste una dieta adatta a tutti”
Ma c’è un'avvertenza: "I nostri risultati – conclude l'autrice principale Anne-Julie Tessier, dell’Università di Montreal, che collabora anche con la Harvard Chan School – mostrano anche che non esiste una dieta adatta a tutti. Le diete sane possono essere adattate per soddisfare esigenze e preferenze individuali".