Come contrastare gli effetti delle abbuffate festive: consigli per ritrovare l'equilibrio del corpo
Scopri come combattere disidratazione, gonfiore e imperfezioni post-feste con vitamine, zinco e Omega-3 per un corpo equilibrato.
Disidratazione, gonfiore, ritenzione idrica, colorito spento e imperfezioni. Probabilmente anche due-tre kg in più. E uno stato generale d’infiammazione del corpo, cioè il meccanismo di difesa innescato dall’organismo per rispondere all’attacco di agenti nocivi. Ecco gli effetti delle abbuffate delle feste e per questo motivo non ci si sente al meglio. Cosa si può fare per aiutare il corpo a mantenere o ritrovare l’equilibrio?
Durante il periodo delle feste, che ormai dura tutto il mese di dicembre, tra cene di lavoro e scambi di doni con gli amici, l’organismo utilizza molti micronutrienti, cioè vitamine e minerali, per metabolizzare gli eccessi, specialmente quelli legati ai grassi saturi, quindi rischia di esserne carente. Questo è subito visibile sulla pelle, che risulta meno luminosa. La vitamina A, in questa situazione, svolge un ruolo molto importante. Migliora il rinnovamento cellulare e stimola la sintesi del collagene. Nel menù quotidiano post abbuffate (anche pre natalizie), conviene inserire frutta e verdura colorate, in particolare le carote, perché contengono carotenoidi, che il corpo converte in vitamina A.
Per conservare il più possibile intatti i micronutrienti in ciò che si mangia, è fondamentale prestare molta attenzione a come si cucina. Più lungo è il tempo di cottura e più alta la temperatura, più i micronutrienti verranno alterati. Sono allora da preferire cotture brevi, al vapore o al cartoccio, piuttosto che in padella o al forno. Lo stress e il cibo eccessivamente ricco favoriscono l’acne a qualunque età. Si tratta di una malattia infiammatoria molto sensibile agli squilibri dello stile di vita, come l’abuso di zuccheri. Arrivano in aiuto le ostriche, in grado di fornire una grande quantità di zinco, alleato contro la pelle grassa e i brufoli, che svolge anche un’azione antinfiammatoria, antimicrobica e cicatrizzante a livello generale. La quantità ideale? 100 g di ostriche che contengono più di 15 mg di zinco, la dose giornaliera consigliata dai medici.
Pane, patate, dolci: i pasti delle feste sono da sempre ricchi di carboidrati raffinati, dall’alto indice glicemico e quindi dall’azione proinfiammatoria che favorisce molti problemi. Questo significa che aumentano rapidamente i livelli di zucchero nel sangue causando anche picchi di insulina. Il consiglio dei nutrizionisti è di optare per pasta e riso integrali contro lo stato d’infiammazione. Meglio dunque scegliere farine integrali e, se possibile, sostituire lo zucchero con lo sciroppo d’agave, che ha un indice glicemico più basso.
I menù delle feste spesso sono anche troppo ricchi di grassi saturi e acidi grassi Omega-6, a scapito degli Omega-3, che sono antinfiammatori e curativi. Quando l’equilibrio degli acidi grassi viene interrotto, provoca immediatamente uno stato generale di disidratazione. Il pesce azzurro, ma anche tutti i pesci grassi, come il salmone, sono tra gli alimenti che contengono più Omega-3. Questi acidi grassi essenziali ottimizzano l’idratazione della pelle rafforzando la coesione delle membrane cellulari e garantendo la qualità del film lipidico. Cibi grassi, alcol e stress saturano l’organismo di radicali liberi. Distruggono il collagene nelle membrane cellulari e degradano l’acido ialuronico. Il risultato più evidente è sulla pelle: disidratata, opaca e con rughe più marcate.
Il reveratrolo, contenuto soprattutto nell’uva, è uno dei polifenoli più studiati per le sue eccezionali proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. I polifenoli intrappolano i radicali liberi e quindi prevengono l’ossidazione e l’invecchiamento precoce delle cellule. Anche i frutti rossi, come lamponi o mirtilli, sono ricchissimi di polifenoli oltre che di vitamine E e C antiossidanti. Uno studio giapponese ha evidenziato anche le proprietà del ribes nero per stimolare la microcircolazione.