Colesterolo e abbuffate natalizie: quando, cosa concedersi o evitare. I consigli degli esperti per delle feste sicure ma gustose

Da evitare che il banchetto si prolunghi di un giorno con “gli avanzi”. Limitare carni rosse, insaccati, cibi lavorati a livello industriale. Piano con alcol e sale

di Redazione Salus
18 dicembre 2024
Tavola imbandita per Natale

Tavola imbandita per Natale

Milano, 18 dicembre 2024 - Un nemico per la nostra salute dalla tavola di Natale. Se grassi, zuccheri e calorie in eccesso "sono i principali nemici di arterie e cuore, proprio le abbuffate natalizie possono avere un impatto significativo sulla salute cardiovascolare e sul colesterolo, che dopo le feste può aumentare di circa il 20% ed influire, soprattutto in chi già ha dei valori limite, sul rischio di sviluppare infarti e ictus.

L'ipercolesterolemia rappresenta infatti uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolare, e ciò nonostante secondo le più recenti Linee guida internazionali, su oltre 1 milione di pazienti a più alto rischio l'80% non raggiunge il target indicato.

Tale condizione non riguarda solo gli anziani ma si manifesta nel 73% nel sesso maschile e nel 43% di quello femminile già in età giovanile e nella mezza età".

Lo ricorda la Fondazione per il Tuo cuore dell'Anmco, l'Associazione nazionale dei medici cardiologi ospedalieri.

Una tavola imbandita per il cenone di Natale (Ansa)
Una tavola imbandita per il cenone di Natale (Ansa)

Come difendersi con gusto

"Se rinunciare a pranzi e cenoni non si può, e non si deve, il compromesso valido è limitare i danni - avvertono gli specialisti di Tuo cuore dell'Anmco -con qualche accorgimento è possibile godersi le festività senza compromettere la salute del cuore”.

Colesterolo, killer silenzioso

''Il colesterolo è una causa diretta di infarti e ictus, non un semplice fattore di rischio. Adottare uno stile di vita sano riduce sicuramente il rischio cardiovascolare ma quando il colesterolo Ldl è superiore alle soglie di pericolo in relazione al profilo individuale di rischio si deve intervenire con una terapia personalizzata - raccomanda Fabrizio Oliva - presidente Anmco e direttore Cardiologia 1 dell'Ospedale Niguarda di Milano - Ridurre il colesterolo significa ridurre le malattie cardiovascolari ed è fondamentale cambiare l'atteggiamento rispetto alla prevenzione e alla cura del colesterolo per migliorare il rischio cardiovascolare globale. Il primo accorgimento da adottare in caso di ipercolesterolemia è cambiare abitudini alimentari, imparando a selezionare gli alimenti da consumare e cercando di evitare tutte le pietanze nemiche del colesterolo. Un'alimentazione ricca di frutta e verdura, che escluda i grassi animali, favorisce una riduzione del 10-20% dei livelli di colesterolo nel sangue".

Piano con l’alcol, sì alle uova

"Il consiglio – dicono gli specialisti di Tuo cuore dell'Anmco – è di evitare l'eccesso di zuccheri semplici e grassi saturi, quindi carni rosse, insaccati, cibi lavorati a livello industriale. È bene puntare sulla dieta mediterranea, ricca di frutta e verdura, legumi, cereali integrali, pesce azzurro e olio extravergine di oliva. Attenzione a non eccedere con sale e alcol, scagionate invece le uova".

Quando “lasciarsi andare”

“Il primo consiglio è quello di non abusare nelle quantità, dimezzando le porzioni e scegliendo alcuni cibi invece di altri. I giorni in cui si festeggia sono concentrati principalmente in cinque momenti: la Vigilia, il Natale, Santo Stefano, Capodanno e il primo dell'anno ma spesso non rinunciamo agli avanzi. La strategia vincente è dunque quella di essere rigorosi e impeccabili nei giorni precedenti e successivi".

Muoversi, muoversi

''Durante le feste natalizie è facile cadere nella tentazione di trascurare l'attività fisica mentre è essenziale muoversi e mantenersi attivi con un esercizio che, se praticato in modo regolare, aiuta a combattere il colesterolo, poiché rimuove il colesterolo depositato nelle pareti arteriose per riportarlo al fegato, garantendo una migliore pulizia delle arterie e una migliore circolazione del sangue. Non è necessario diventare maratoneti ma è sufficiente svolgere una costante attività fisica (almeno 150 minuti a settimana di esercizio fisico di tipo aerobico ad impegno ''moderato'') favorisce un incremento del colesterolo Hdl, il colesterolo “buono”', e riduce il colesterolo Ldl, il colesterolo “cattivo”, Fare attività fisica tra i vari benefici contribuisce inoltre a mantenere sotto controllo il peso corporeo, altro fattore di rischio per il benessere cardiovascolare. Via libera dunque a delle belle camminate a passo svelto, limitando l'uso dell'ascensore a favore delle scale".