Chewing gum pericolosi per la salute. Gli scienziati: “Rilasciano migliaia di microplastiche”
La scienza ha dimostrato gli effetti dannosi delle gomme da masticare. La plastica è ovunque, dall’aria all’acqua. E ogni anno ne ingeriamo una quantità a una carta di credito

Chewing gum rilasciano microplasiche
Che la plastica sia dannosa per l’ambiente è ben chiaro a tutti. Quale sia, invece, il suo impatto sulla salute dell’uomo, o meglio quello dei minuscoli frammenti che si formano dalla sua degradazione, chiamati microplastiche, è ancora oggetto di studio.
Non essendo biodegradabili e di dimensioni minuscole (tra 1 micrometro e 5 millimetri di larghezza) le microplastiche sono presenti praticamente ovunque, nell’aria, nel cibo, nell’acqua potabile, nei mari e anche nell’organismo dell’uomo e degli animali.
Si è scoperto infatti, che ogni anno una persona accumula decine di migliaia di microplastiche – pari a circa 5 grammi, come una carta di credito – attraverso alimenti, bevande, imballaggi in plastica, rivestimenti e oggetti d’uso quotidiano, con ovvie ripercussioni sulla salute.
Microplastiche e salute
Sebbene non ci siano ancora risposte definitive da parte della comunità scientifica poiché non è ancora chiaro come e quanto vengano assorbite sia le microplastiche sia altre sostanze tossiche che si attaccano ai frammenti, si sospetta che l’esposizione a queste particelle, sia per ingestione che per inalazione e contatto cutaneo, possa essere collegata a un maggiore rischio di effetti tossici, infiammazione e alterazione delle funzioni immunitarie. D’obbligo quindi cercare di evitare o quantomeno limitare il più possibile la plastica.
Chewing gum e microplastiche
Un nuovo studio, condotto dai ricercatori dell'Università della California a Los Angeles (UCLA), ha scoperto che un solo chewing gum può rilasciare nella saliva centinaia, addirittura migliaia di microplastiche che potrebbero essere potenzialmente essere ingerite.
"Il nostro obiettivo non è quello di allarmare le persone - spiega Sanjay Mohanty, autore principale dello studio e professore di ingegneria presso l'Università della California - non sappiamo ancora quanto le microplastiche siano pericolose per l’uomo, ma sappiamo che siamo esposti alla plastica nella vita di tutti i giorni ed è giusto che le persone possano prendere misure per ridurre la loro esposizione”.
Gomme naturali vs gomme sintetiche
Nonostante la loro popolarità e diffusione in tutto il mondo, le gomme da masticare come potenziale fonte di microplastiche non sono mai state ampiamente studiate. Per questo, i ricercatori hanno voluto misurare la quantità che una persona potrebbe ingerire masticando sia gomme naturali che sintetiche.
I chewing gum sono essenzialmente a base di gomma, dolcificanti, aromi e altri ingredienti. Quelli naturali però, utilizzano come base un polimero di origine vegetale, il chicle, ovvero il lattice prodotto da alcuni alberi, quelle sintetiche, invece, si avvalgono di gomme ottenute da polimeri a base di petrolio, come l’acetato polivinilico e la gomma butulitica, entrambi non digeribili dall’uomo.
30.000 microplastiche all’anno
Partendo dall’ipotesi che le gomme sintetiche avrebbero dovuto contenere molte più microplastiche, i ricercatori hanno esaminato dieci marche di gomme, cinque sintetiche e cinque naturali, tutte disponibili in commercio.
Analizzando i campioni di saliva prelevati ogni 30 secondi durante 4 minuti di masticazione e, successivamente, ogni 20 minuti, hanno scoperto che ogni grammo di gomma rilascia in media circa 100 microplastiche e alcuni tipi fino a 600 microplastiche per grammo.
Poiché un chewing gum pesa da 2 a 6 grammi, uno solo è sufficiente per rilasciare quasi 3.000 particelle di plastica, e, considerato che una persona in un anno consuma mediamente da 160 a 180 gomme, si arriverebbe facilmente all'ingestione di circa 30.000 microplastiche, un numero che aumenta significativamente la quantità a cui una persona è esposta.
Bastano due minuti
“Sorprendentemente – sottolinea Lisa Lowe, ricercatrice presso il laboratorio dove è stata condotta la ricerca – sia le gomme sintetiche che quelle naturali rilasciano quantità simili di microplastiche e contengono anche gli stessi polimeri. Quelli più abbondanti per entrambi i tipi erano le poliolefine, un gruppo di materie plastiche che comprende il polietilene e il polipropilene”.
La maggiore quantità di microplastiche si stacca dalla gomma “entro i primi due minuti di masticazione e, dopo otto, il 94% delle particelle è stato rilasciato – dichiara Mohanty – non a causa degli enzimi nella saliva ma per la forza abrasiva del masticare, sufficiente per fare sfaldare i pezzi”.
I chewing gum vanno evitati?
Per limitare la potenziale esposizione alle microplastiche contenute nelle gomme, i ricercatori suggeriscono di masticare più a lungo lo stesso chewing gum piuttosto che sostituirlo con uno nuovo dopo pochi minuti.
Questo studio si è limitato a identificare nella saliva esclusivamente microplastiche di dimensioni pari o superiori a 20 micrometri di larghezza e quindi, dichiara Mohanty, “è possibile che nella saliva non sia stata rilevata la presenza di particelle più piccole. È necessaria un'ulteriore ricerca per valutare il potenziale rilascio di plastiche di dimensioni nanometriche”.