La carne rossa fa male alla salute sessuale maschile. “Dieta vegetale contro disfunzioni e tumori alla prostata”

Un’alimentazione carnivora mette a rischio l’intimità. Fa male anche mangiare di notte, aumenta l’obesità e i problemi cardiovascolari. Lo rivelano gli studi presentati dalla Società Italiana di Andrologia

di MARINA SANTIN
27 ottobre 2024
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La carne rossa fa male alla salute sessuale degli uomini

“Fai che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”, affermava Ippocrate già in tempi antichi. Se l’idea che l’alimentazione è strettamente legata alla salute è oggi ben chiara a tutti, quello che, invece, non tutti sanno è che ciò che mettiamo in tavola può influenzare la salute sessuale maschile.

Uno studio condotto dall’Università Telematica San Raffaele Roma e dall’Irccs San Raffaele Roma, pubblicato di recente sulla rivista ‘Frontiers in Nutrition’, ha dimostrato che gli uomini sono attratti dalla carne rossa e lavorata e tendono a mangiare di più in orari sfasati, velocemente e fuori casa. Abitudini sbagliate che possono avere ripercussioni sulla loro salute in generale e, in particolare, su quella sessuale. Oltre ad aumentare il rischio di sviluppare patologie come obesità, diabete e problemi cardiovascolari, possono compromettere le relazioni intime.

Preferenze alimentari influenzate dal genere

“Sempre più numerose evidenze scientifiche mostrano che le preferenze alimentari sono fortemente influenzate dal genere”, spiega Alessandro Palmieri, presidente della Società Italiana di Andrologia (Sia) e professore di Urologia all’Università Federico II di Napoli, durante il workshop su nutrizione e benessere maschile organizzato da Sia a Milano in occasione dell’evento nazionale Spazio Nutrizione.

“Gli uomini – sottolinea – sono più propensi a consumare cibi ricchi di grassi, carni rosse o lavorate, come insaccati industriali o artigianali, probabilmente perché il testosterone attiva un sistema che è quello della dopamina, un neurotrasmettitore cerebrale che genera una maggiore sensazione di forza e aggressività".

“La dieta vegetale riduce il rischio di tumori alla prostata”

"Tuttavia – continua il medico – cedere a queste inclinazioni, dettate in parte dalla biologia e in parte dalla cultura, può avere un impatto sulla salute maschile, esponendo gli uomini a un maggior rischio di sviluppare una serie di condizioni che possono minare la sfera intima. La dieta è infatti, strettamente legata alla salute sessuale maschile”.

A riprova di questo legame, uno studio della ‘New York University Grossman School of Medicine’ e della ‘Harvard TH Chan School of Public Health’, pubblicato sulla rivista Cancer, che dimostra come una dieta a base di vegetali riduce il rischio di disfunzione erettile, anche negli uomini più vulnerabili a causa di un tumore alla prostata.

Lo studio su 3.500 uomini

Condotto su oltre 3.500 uomini con una diagnosi di tumore alla prostata, ha dimostrato che una dieta più ricca di frutta e verdura è legata a punteggi dall’8% all’11% più alti nelle misure di salute e funzione sessuale rispetto a quelli degli individui che seguono una dieta con maggior prevalenza di carni rosse e latticini. Parallelamente, sono stati rilevati punteggi migliori fino al 13% in relazione alla salute ormonale, che valuta sintomi come bassa energia e depressione.

Da sottolineare che questo stesso gruppo di ricerca, nel 2022, con un lavoro pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, aveva già mostrato la potenzialità di una dieta a prevalenza vegetale nel ridurre il rischio di sviluppare forme aggressive di tumore alla prostata e di prevenire disfunzioni sessuali anche in uomini senza alcuna diagnosi per questo tipo di cancro.

Drolessano: protegge la salute sessuale maschile

Seguire un corretto stile di vita e una dieta sana richiede impegno e costanza e non sempre è possibile farlo. In aiuto arrivano i supplementi alimentari. “Uno di questi è il drolessano, un nuovo integratore per prendersi cura della salute maschile, frutto della collaborazione fra i ricercatori Sia e l’Istituto di Farmacologia Clinica dell’Università degli Studi di Catanzaro – evidenzia Palmieri – il primo pensato su misura per lui e realizzato da una società scientifica italiana. É un mix di sostanze naturali  prosegue – che vanno dal licopene del pomodoro, al tè verde, dal cardo mariano, al sulforafano delle brassicacee (broccoli), tutti ottimi elementi per la salute sessuale dell’uomo e in grado anche di tenere sotto controllo il Psa, principale markes tumorale per la prostata”.

Mangiare di notte fa male

Anche mangiare fuori orario o quando capita nel corso della giornata può avere ripercussioni metaboliche negative. “Gli uomini tendono a essere ‘late eaters’, mangiatori notturni, quando i livelli di cortisolo sono più bassi – dichiara Palmieri – ciò comporta orari “sfasati” con quello biologico e un rischio maggiore di sviluppare obesità. Proprio come per il più noto ciclo sonno-veglia che viene gestito dall’orologio biologico situato nell’ipotalamo, anche gli altri ritmi, tra cui la fame, vengono stabiliti da un orologio interno scandito dai cambiamenti del metabolismo che intervengono nel corso della giornata".

"Ecco perché – conclude – per mantenere un peso normale è importante sincronizzare il momento in cui assumiamo i pasti con il nostro timer interno, concentrando il consumo dei cibi nella prima parte della giornata quando i livelli di cortisolo sono più alti ed è maggiore la richiesta energetica quotidiana”.