Dieta e longevità: perché sostituire il burro con oli vegetali può fare la differenza
La risposta è nello studio sui rischi a lungo termine presentato all’American Heart Association. I ricercatori hanno monitorato 200.000 adulti nell’arco di 33 anni

Sostituire il burro con gli oli vegetali: una scelta di benessere
Dal classico piatto di pasta a torte e biscotti, passando per condimenti, soffritti, salse e risotti, il burro è una presenza costante sulle nostre tavole. Un semplice cambiamento nella dieta, ovvero sostituirlo con alcuni tipi di oli vegetali, potrebbe però avere effetti benefici sulla salute e addirittura ridurre il rischio di morte prematura del 17%.
Ad affermalo, un nuovo studio pubblicato su JAMA Internal Medicine e presentato all'American Heart Association EPI/Lifestyle Scientific Sessions. I ricercatori del Mass General Brigham, della Harvard T.H. Chan School of Public Health e del Broad Institute del MIT e di Harvard hanno esaminato i dati relativi alla dieta e alla salute di oltre 200.000 adulti statunitensi nell’arco di 33 anni e hanno scoperto che un maggiore consumo di oli vegetali, in particolare di soia, canola (una varietà di colza dal basso contenuto di acido erucico) e oliva – ma non di mais o di cartamo – era associato a una minore mortalità totale, per cancro e per malattie cardiovascolari, rispetto a quella legata al utilizzo di burro.
“Quello che sorprende è l'entità del legame tra grassi e mortalità – spiega l’autore principale dello studio Yu Zhang, MBBS, assistente di ricerca presso la Channing Division of Network Medicine al Brigham and Women's Hospital – sostituendo nella dieta quotidiana il burro con oli vegetali, la cui differenza principale è il tipo di acidi grassi che contengono, ricco di acidi grassi saturi il primo, con una maggiore quantità di acidi grassi insaturi i secondi, abbiamo osservato un rischio di morte inferiore del 17%. Questo è un effetto piuttosto significativo sulla salute".
Grassi e rischio di morte
I ricercatori hanno analizzato i dati forniti dai partecipanti durante tutta la durata dello studio relativi all’assunzione totale di burro e di oli vegetali e hanno scoperto che le persone che consumavano più burro avevano un rischio di morte del 15% più alto rispetto a chi ne mangiava meno. Al contrario, quelli che privilegiavano gli oli vegetali avevano un rischio di morte del 16% più basso rispetto a chi ne assumeva in quantità minori.
Per questo, sottolinea l’autore corrispondente dello studio Daniel Wang, MD, ScD, della Channing Division of Network Medicine presso il Brigham and Women's Hospital, professore associato presso il Department of Nutrition alla Harvard Chan School e membro del Broad Institute del MIT e di Harvard “sarebbe opportuno che le persone valutassero questo semplice scambio dietetico. Sostituire il burro con olio di soia o di oliva, può portare a significativi benefici per la salute a lungo termine. Da una prospettiva di salute pubblica, stiamo parlando di un numero considerevole di decessi per cancro o altre malattie croniche che potrebbero essere prevenuti”.
Quanto burro sostituire
I ricercatori hanno anche cercato di capire quanto burro dovrebbe essere eliminato a vantaggio degli oli vegetali perché ci sia un impatto benefico sulla salute e hanno scoperto che sostituire 10 grammi di burro al giorno (meno di un cucchiaio) con le calorie equivalenti di un olio vegetale potrebbe ridurre i decessi per cancro e la mortalità generale del 17% e farlo scambiando tre piccoli panetti di burro (circa 15 g) con un cucchiaio di olio vegetale (circa 15 g) potrebbe contribuire a ridurre il rischio di mortalità prematura. "Anche ridurre un po' il burro e incorporare più oli vegetali nella dieta quotidiana può avere significativi benefici per la salute a lungo termine", ha affermato Wang.