Bruciore di stomaco, basta evitare i latticini?

Uno stile alimentare bilanciato può di per sé aiutare a prevenire il fastidioso fenomeno in modo efficace

di Redazione Salus
4 ottobre 2024
Cosa fare per evitare la gastrite

Quando gli acidi gastrici dello stomaco trovano una via per risalire lungo l’esofago si parla di un fenomeno molto fastidioso chiamato acidità di stomaco, o reflusso, che è possibile combattere non tanto ingerendo alimenti specifici, quanto piuttosto giocando sulla prevenzione alimentare.

Le cause

Ma che cosa provoca il reflusso? Si parta dal presupposto che in condizioni normali lo sfintere esofageo (un tubo muscolare che permette il passaggio del cibo nello stomaco e poi si chiude per impedirne la risalita) protegge l’esofago dall’acido gastrico. Il problema si pone se lo sfintere si rilassa: in questo scenario, il cibo può spingersi verso l’alto attraverso l’apertura allentata, causando di conseguenza il reflusso acido.

A causare il disturbo è principalmente lo stile alimentare. Esistono infatti alcuni cibi che possono portare più facilmente al sopracitato rilassamento esofageo. Gli esempi sono numerosi e includono i fritti, il cibo spazzatura dei fast food, molti alimenti processati come le merendine industriali, le carni grasse (è il caso delle salsicce) o ancora i formaggi. Non è da escludere che la problematica sia collegata anche al consumo di pomodori, agrumi, cioccolata o bevande gassate.

L’esperta gastroenterologa Ekta Gupta, oggi docente presso la University of Texas di Houston negli Stati Uniti, ha a proposito spiegato alla rivista della statunitense John Hopkins School of Medicine di Baltimora che “la soluzione giusta è la moderazione”, anche perché molte persone fanno fatica ad eliminare completamente certi alimenti dal proprio regime quotidiano.

Il latte

Un rimedio popolare piuttosto noto quando si ha a che fare con il bruciore di stomaco è il latte, che è un cibo alcalino (o basico) le cui caratteristiche potrebbero intuitivamente andare a contrastare gli effetti acidi dei succhi gastrici. Ma non è esattamente così. Tutto dipende infatti dal tipo di latte che si beve, fermo restando che è un alimento capace di garantire soltanto un sollievo momentaneo.

A lungo andare, infatti, il consumo di latte intero – con il suo alto contenuto di grassi – può peggiorare la situazione. Sempre meglio, eventualmente, puntare sul latte scremato.

Un risultato simile può inoltre essere ottenuto con lo yogurt a basso contenuto di grassi che ha effetti calmanti, senza contare che vanta al suo interno sostanze probiotiche che favoriscono la digestione.

Le giuste soluzioni

Per capire quali possono essere i cibi più adatti per combattere il reflusso bisogna comprendere come si collocano lungo la scala del pH, il parametro che determina il loro livello di acidità. Tanto più alto è il loro pH, tanto più saranno adatti per una dieta anti reflusso: in questa categoria si trovano, ad esempio, i cavolfiori, il melone, i finocchi, o ancora le noci.

Possono inoltre contribuire a diluire e dunque indebolire gli acidi gastrici alimenti ricchi di acqua come i cetrioli, la lattuga, il melone e le zuppe.

Per qualunque ulteriore indicazione rispetto alla scelta degli alimenti giusti per limitare i fastidi si consiglia ovviamente un consulto presso il proprio medico di base e/o un dietologo specializzato: in questo modo si riuscirà a ottenere un piano alimentare che tenga conto delle proprie necessità e dei gusti personali.