Aspartame e dolcificanti, il giudizio degli esperti

L’Oms riaccende il dibattito sulla chimica nei prodotti alimentari

14 luglio 2023
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Fanno discutere le recenti dichiarazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) relative all’impiego dell’aspartame. Stiamo parlando del diffusissimo dolcificante artificiale presente in più di seimila prodotti alimentari come bibite, yogurt e sciroppi, prodotti di largo consumo che arrivano a milioni e milioni di persone in tutto il mondo. 

 

 

Nuova classificazione 

Il dibattito su questa molecola si è animato nuovamente dopo ché l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Oms, Organizzazione mondiale della sanità, ha ravvisato un rischio potenziale come “possibile oncogeno per l’uomo”. La notizia, anticipata dall’agenzia Reuters, è stata confermata ulteriormente dalla sua pubblicazione sulla rivista Lancet Oncology. 

 

Attenzione 

Già il mese scorso gli esperti dell’Oms avevano sconsigliato, in via cautelativa, il consumo di aspartame e di altri dolcificanti ai fini del controllo del peso e della riduzione del rischio di patologie correlate (diabete, obesità) affermando che mancano evidenze scientifiche in merito a benefici sul lungo periodo relativi al calo del grasso corporeo. Piuttosto, potrebbero riscontrarsi potenziali effetti indesiderati, come appunto un incremento del rischio diabete, malattie cardiovascolari e mortalità negli adulti. 

 

Dose consigliata 

Ora l’organismo tecnico dell’Oms lascia intendere di aver riconsiderato l’aspartame come “possibilmente cancerogeno per l’uomo”, lasciando però invariato il livello di assunzione giornaliera accettabile, fissato, nello specifico, a 40 milligrammi al giorno per chilo di peso corporeo. Da parte di Francesco Branca, direttore della nutrizione e della sicurezza alimentare dell’Organizzazione mondiale della sanità, sono arrivate parole rassicuranti per consumatori e mercati: “Non stiamo dicendo alle aziende di ritirare i prodotti, né stiamo consigliando ai consumatori di smettere del tutto di consumarli”, ha fatto chiarezza l’esperto. 

 

 

Prudenza 

Potenziali problemi legati all’aspartame non riguarderebbero solo le dosi giornaliere assunte, ma anche la sua sicurezza a lungo termine nel caso di un consumo continuativo e prolungato del prodotto. È quanto ha sostenuto, per esempio, il nutrizionista Giorgio Calabrese, presidente del Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare del ministero della Salute. “Il mio consiglio” ha affermato Calabrese “è di far prevalere il principio di precauzione e su sostanze come l’aspartame è meglio, in generale, evitare il consumo abbondante e prolungato nel tempo”. Ha poi rilevato contestualmente Calabrese: “Anche se l’Oms e la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, ndr) prenderanno una decisione in merito, a mio parere non potrà comunque essere una posizione certa e definitiva e questo perché il problema non è solo la definizione della quantità giornaliera di aspartame da poter ingerire senza pericoli, ma anche capire se tale sostanza presa nelle quantità indicate risulti però sicura sul lungo periodo, ovvero se consumata continuativamente per molto tempo”. 

 

Meglio il naturale

Come nutrizionista, inoltre, Calabrese ha sempre sostenuto la migliore qualità dei prodotti naturali e lo ha ribadito anche in questa occasione: “Dico ai giovani di non farsi illudere dalle cosiddette bevande zero. Sono comunque caloriche e stimolano la gastrite. Meglio l’acqua o succhi naturali di frutta”. 

 

Occhio allo zucchero 

Sul tema è intervenuto anche Saverio Cinieri, presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom). “Alcune molecole risultano pericolose solo se utilizzate in quantità molto elevate, molto poco probabili da assumere da parte di un individuo. Come consiglio generale”, ha concluso, “sarebbe comunque bene ridurre il consumo di prodotti industriali o dolcificanti, ma al tempo stesso andrebbe ridotto anche il consumo dello stesso zucchero che, in quantità eccessive, ha una potenziale tossicità per l’organismo”.

 

Nutriscore

Un altro aspetto del dibattito legato alla nuova classificazione dell’Oms dell’aspartame riguarda l’etichettatura dei prodotti. L’accento su questo argomento è stato posto da Coldiretti, associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana.  Con la nuova classificazione dell’aspartame come cancerogeno, secondo Coldiretti, “dovrà essere definitivamente detta la parola fine a ogni possibilità di presentare a livello di Unione Europea una proposta di etichetta a colori Nutriscore, che attualmente nei supermercati boccia con il colore rosso cibi con zuccheri naturali e promuove col semaforo verde note bibite gassate ricche di aspartame, di cui talvolta si ignora la ricetta completa”.