Allergie alimentari nei bambini, la chimica ha le sue colpe
Antibiotici, additivi e conservanti sospettati di incrementare i fenomeni di anafilassi. Ma gli allergeni più frequenti sono sempre il latte vaccino, le uova e la frutta a guscio
Le allergie alimentari nei bambini sono in costante aumento in tutto il mondo, e per la prima volta un’indagine tutta italiana ha analizzato l’evoluzione del fenomeno negli ultimi 10 anni nel nostro Paese. Lo studio EPIFA (Epidemiology of Paediatric Italian Food Allergy), condotto nella regione Campania e promosso dalla Società Italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP), ha fornito importanti risultati che sono stati pubblicati sull’ultimo numero della rivista scientifica del settore.
Roberto Berni Canani, coordinatore dello studio, ordinario di pediatria dell’Università Federico II di Napoli, ha evidenziato che l’impiego indiscriminato di farmaci antibiotici e il consumo di cibi ultra processati potrebbero essere tra le cause principali dell’aumento di prevalenza e gravità delle allergie alimentari nei bambini, dunque la chimica ha le sue colpe. Questo dato conferma l’importanza di sensibilizzare le famiglie e i bambini sull’importanza di adottare abitudini alimentari e stili di vita sani fin dalla più tenera età.
Da parte sua Claudio Romano, presidente Sigenp, ha rimarcato l’impegno della società scientifica nel promuovere campagne di prevenzione per contrastare il peso epidemiologico e sociale delle allergie alimentari, che possono poi manifestarsi anche in età adulta con conseguenze di rilievo sia a livello sociale sia sanitario. La responsabile dell’Area Malattie Indotte da Alimenti di SIGENP, la professoressa Renata Auricchio, ha sottolineato l’importanza di ridurre l’impatto di queste condizioni attraverso la ricerca clinica e di base. Questo studio è quindi un punto di partenza per comprendere meglio le cause dell’aumento delle allergie alimentari nei bambini e per individuare strategie efficaci per prevenirle e gestirle. L’attenzione alla salute e al benessere dei più piccoli è fondamentale per garantire loro un futuro sano e sereno.
Monitorando per un decennio (2009-2021) un campione di oltre 100mila bambini di età compresa tra 0 e 14 anni è stato osservato un aumento progressivo della prevalenza, cioè +34.4%, delle allergie alimentari in età pediatrica. Gli allergeni più frequenti sono risultati il latte vaccino, le uova e la frutta a guscio. Un bambino su 4, tra quelli che hanno sviluppato allergia alimentare, ha presentato storia di shock anafilattico confermando un trend in aumento non solo della prevalenza ma anche della severità delle allergie alimentari in età pediatrica in Italia, in linea con precedenti dati ottenuti dal medesimo gruppo di ricerca interrogando il database del Ministero della Salute dove si era rilevato un aumento del 400% dei casi di accessi in pronto soccorso in Italia per anafilassi per cause alimentari nell’ultimo decennio. I risultati ottenuti con la ricerca in Campania, secondo gli esperti, rispecchiano la realtà osservata anche in altre regioni italiane.