Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE ROMA

Virus sinciziale: sintomi, come si trasmette e perché colpisce i più piccoli. È arrivata la malattia dei bambini

Il Vrs è un patogeno comune e contagioso, molto diffuso tra i neonati e i bambini. Il suo periodo epidemico è tra ottobre e marzo

Roma, 7 novembre 2023 – É stato annunciato ieri che a Roma, al Policlinico Umberto I, è stato isolato il primo caso autoctono di virus sinciziale su un neonato di 3 mesi. Ma cos’è il virus respiratorio sinciziale, o Vrs? Come si trasmette? E perché è molto diffuso tra i bambini?

Virus respiratorio sinciziale, il grafico sui sintomi
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Cos’è il virus respiratorio sinciziale

Il virus respiratorio sinciziale, o Vrs, è un patogeno molto comune e altamente contagioso, ha un genoma costituito da Rna ed è in grado di infettare l’apparato respiratorio di persone di qualunque età ma è un virus che colpisce principalmente i neonati e bambini nei primi anni di vita. La sua manifestazione più diffusa è il raffreddore, quindi un’infezione delle vie aeree superiori, ma soprattutto nei neonati e nei bambini con meno di 2 anni il Vrs può colpire le vie aeree inferiori e i polmoni causando bronchioliti o anche polmoniti. Nei prematuri o in presenza di malattie croniche ai polmoni, o con patologie cardiache o neuromuscolari, l’infezione da Vrs può causare gravi complicazioni respiratorie, anche mortali. Il virus sinciziale può attaccare anche gli adulti ma solitamente risulta meno aggressivo.

Come si trasmette

Il Vrs è altamente contagioso e si diffonde facilmente da persona a persona per via aerea. Colpi di tosse e starnuti di una persona infetta diffondo nell’aria particelle contenenti il virus che si possono poi trasmettere ad altri per inalazione da bocca o naso, oppure a contatto con gli occhi. Il Vrs può sopravvivere per molte ore sulle superfici dure. 

Quanto è diffuso e quando c’è l’epidemia

Il virus respiratorio sinciziale è molto diffuso ed è la più frequente causa di infezione delle vie respiratorie nei bambini al di sotto dei 2 anni. Il contagio non rende completamente immuni, pertanto sono possibili casi di reinfezione che solitamente si presentano in forma lieve. Di solito in Italia il suo periodo epidemico si sviluppa tra ottobre e marzo, con un picco che viene registrato tra i mesi di gennaio e febbraio.

Quali sono i sintomi e come si cura

I sintomi del virus sinciziale sono simili a quelli delle altre comuni infezioni respiratorie: tosse secca, febbre non elevata e rinorrea. Il Vrs nei bambini solitamente genera una malattia respiratoria leggera che non necessita di specifici trattamenti farmacologici. Nel proseguo dell’infezione però, dopo 3 o 5 giorni di malattia, possono manifestarsi cali dell’appetito e difficoltà a respirare. La riduzione dell’alimentazione e episodi di apnea, oppure un respiro veloce e affannato, sono segnali a cui prestare particolare attenzione perché indicano nei bambini un peggioramento della malattia: è necessaria una valutazione del pediatra e possono essere anche motivo di ricovero ospedaliero. L’infezione da Vrs in forma normale si cura nei bambini oltre i due anni e negli adulti con gli stessi rimedi di una comune influenza, quindi antipiretici, antinfiammatori e mucolitici.

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