Roma, 25 gennaio 2025 – Il Lazio è la regione con il più alto livello di digitalizzazione in Italia e Roma la provincia con le migliori performance digitali. Lo evidenzia un’analisi condotta da Uniontrasporti, società in house del sistema camerale italiano, attraverso 170 indicatori di performance territoriali (KPI) che sintetizzano le capacità delle province italiane di utilizzare le infrastrutture disponibili. Lo studio prende in esame, oltre allo sviluppo del digitale, anche le infrastrutture di trasporto e logistica, l’energia e la propensione dei territori verso la transizione green e digitale (Green&Smart). E analizza sia la consistenza fisica delle infrastrutture esistenti sia gli aspetti legati alla loro fruibilità ed efficienza in relazione al contesto socio-economico e orografico.
Nella sfera del digitale il Lazio fa in Italia la parte del leone: fatta 100 la media del KPI nazionale il Lazio raggiunge un punteggio di 122,8 e la provincia di Roma addirittura di 202,3, con quelle di Latina e Rieti rispettivamente a 113,3 e 102,5. Meno brillanti, ma comunque pressoché in linea con la media nazionale, appaiono invece gli indicatori che misurano l’effetto positivo esercitato dalle infrastrutture di trasporto e di logistica. Ancora una volta è la provincia di Roma a primeggiare, soprattutto sul fronte ferroviario (primo posto nazionale – KPI 172), stradale (secondo - KPI 146,9) e aeroportuale (secondo - KPI 312,9), scendendo però al 64esimo su quello della logistica. Poco sotto la media nazionale anche le performance del Lazio sul fronte energetico, ove a brillare, e a collocarsi invece sopra la media, sono le province di Rieti e Latina con Roma, in questo caso, a indossare la maglia nera regionale, con un 91esimo posto su scala nazionale. Per quanto riguarda le infrastrutture considerate prioritarie dalle imprese, il campione di 820 aziende intervistate individua cinque interventi ritenuti indifferibili, tra questi spiccano il completamento dell’anello ferroviario di Roma, l’autostrada A12 tra Civitavecchia e Rosignano e l’adeguamento a quattro corsie di un tratto di 33 km della ex SS2 Cassia. Il giudizio complessivo delle imprese sulle infrastrutture regionali è comunque positivo, con eccellenze segnalate per quelle aeroportuali e le reti 4G/5G, e con un’unica criticità rilevante che riguarda invece le strade statali.
I dati sono stati presentati dal direttore di Uniontrasporti, Antonello Fontanili, nel corso di un incontro alla Camera di Commercio di Roma con le imprese locali della logistica, svolto con il patrocinio di Unioncamere, il supporto tecnico di Uniontrasporti e dell’Osservatorio Transport Compliance Rating.
Si è trattato della prima tappa di un roadshow che, ospitato dalle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, toccherà le principali città italiane e metterà a confronto aziende e operatori del settore verso un approccio alle attività improntato sulla Logistica Collaborativa. Un mix di coordinamento e cooperazione tra gli attori coinvolti per realizzare un modello di business più sostenibile, resiliente e competitivo nel mercato globale, in grado di generare risparmi e maggiori ricavi per oltre 10 miliardi annui a livello nazionale.
I dati della ricerca di Uniontrasporti Lazio
L’utilizzo di un approccio multicriteria ha permesso di contemplare un ampio spettro di indicatori (circa 170) declinati in 4 cluster tematici (contesto, dotazione, funzionalità e strategia), volti a fornire una misura analitica sia della consistenza fisica delle infrastrutture presenti sul territorio sia di aspetti qualitativi, legati alla loro fruibilità ed efficienza in relazione al contesto socio-economico e orografico in cui ricadono. Questi fattori hanno ripercussioni più o meno importanti sull’attrattività di un territorio, sulla qualità della vita e sulle dinamiche che incidono nel percorso verso uno sviluppo sostenibile. Industrializzazione e sviluppo infrastrutturale sono inoltre strettamente legati al progresso tecnologico e all’innovazione, strumenti imprescindibili di ogni strategia volta al raggiungimento degli obiettivi legati all’ambiente. L’output dell’analisi è una quantificazione del gap di ciascun territorio rispetto alla media nazionale, posta uguale a 100.
Indagine sui fabbisogni infrastrutturale e logistici
L’indagine nazionale sui fabbisogni infrastrutturali e logistici delle imprese è stata condotta su un campione di 12.000 imprese localizzate su tutto il territorio nazionale, di cui 820 nel Lazio e include complessivamente sei settori: Manifattura, Trasporto e logistica, Agricoltura, Costruzioni, Commercio, Turismo. I temi affrontati nel questionario sono: Caratteristiche dell’impresa; Qualità e accessibilità delle infrastrutture di trasporto e digitali; Priorità infrastrutturali; Utilizzo delle misure del PNRR; Digitalizzazione e innovazione; Sostenibilità. Qui ci soffermiamo sulle due prime voci. Il campione selezionato è statisticamente rappresentativo delle imprese italiane, stratificate per regione di residenza, classe dimensionale e settore, in grado di garantire la significatività regionale nel contesto nazionale.