Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ROMA

Ultraleggeri militari precipitati: chi erano i piloti Giuseppe Cipriano e Marco Meneghello

Il tenente colonnello e il maggiore erano effettivi del 60esimo stormo dell'Aeronautica Militare, erano due piloti esperti, migliaia ore volo all'attivo

I due piloti morti nello schianto fra ultraleggeri (Ansa)

I due piloti morti nello schianto fra ultraleggeri (Ansa)

Guidonia (Roma), 7 marzo 2023 - Erano due piloti esperti, con migliaia ore volo all'attivo i militari che hanno perso la vita questa mattina 7 marzo nell'incidente aereo, si tratta del Tenente Colonnello Cipriano Giuseppe e del Maggiore Meneghello Marco, entrambi in servizio al 60° Stormo dell'Aeronautica Militare, con base a Guidonia (Roma). La terribile notizia è stata comunicata alle famiglie dei due Ufficiali, alle quali il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, a nome dell'intera Forza Armata, si stringe in un profondo segno di vicinanza e cordoglio.  

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Chi era il tenente colonnello Giuseppe Cipriano

Tarantino, 48 anni, il tenente colonnello Giuseppe Cipriano era entrato in Aeronautica Militare nel 1996 con il 117° corso Allievo Ufficiale Pilota di Complemento. In forze al 60° Stormo di Guidonia era pilota istruttore di volo sui velivoli: U208A, Aliante G103, MB339-CD. Aveva all'attivo 6000 ore di volo, effettuate anche in operazioni fuori dai confini nazionali. 

"L'accaduto lo abbiamo scoperto sui canali di informazione. Poi ci hanno dato l'ufficialità dall'Aeronautica. All'inizio non pensavamo ci fosse anche mio fratello". A parlare, su Rai Radio1, è Alessio Cipriano, fratello del tenente colonnello Giuseppe Cipriano.  "Era una persona d'oro, una persona speciale - continua -. Ha dato veramente l'anima e la vita. Mio fratello non volava per mestiere. Lo faceva davvero per passione. L'ha fatto da sempre, per tutta la sua vita, fin da quando era ragazzo. Era un istruttore, a detta dei suoi allievi, uno dei migliori mai incontrati. Ha dato veramente l'anima per i suoi allievi, per l'Aeronautica e per il tricolore. Era una persona speciale. In questo momento stiamo per andare a Roma. Siamo in partenza da Potenza, in Basilicata, con i miei genitori. Come ho detto al generale dell'aeronautica che mi ha chiamato, il mio desiderio è di tenere alto il nome di mio fratello: come persona e poi per la sua umanità, generosità e passione".

Chi era il maggiore Marco Meneghello

Aveva 46 ani, era nato a Legnago, in provincia di Verona, il 18 agosto del 1977 e non era sposato,  il maggiore Marco Meneghello, era entrato in Aeronautica Militare nel 1999 con il 119° corso Allievo Ufficiale Pilota di Complemento. Presso il 60° Stormo di Guidonia era pilota istruttore di volo sui velivoli: U208A, Aliante G103. Aveva all'attivo 2600 ore di volo, effettuate anche in operazioni fuori dai confini nazionali. Sembra fosse lui il pilota dell'aereo che si è schiantato su un auto e che con una manovra virtuosa è riuscito ad evitare i palazzi e dunque una strage. Alcuni testimoni citati dalla stampa locale dicono di averlo visto uscire vivo dai rottami in fiamme del velivolo e gridare 'aiuto'. "L'aereo è atterrato sulla strada, è stato un eroe", dicono alcuni abitanti. Dei cittadini avrebbero anche tentato di spegnere le fiamme con gli estintori poi l'aereo è esploso.

Era molto conosciuto a Verona il maggiore Marco Meneghello. Un anno e mezzo fa l'ufficiale del 60/o Stormo dell'Aeronautica Militare, originario di Legnago, era intervenuto al municipio di Verona per presentare il corso di Cultura Aeronautica, progetto del Ministero della Difesa e Miur per far conoscere e avvicinare i giovani al mondo del volo, delle emozioni che regala ma anche dell'impegno e della competenza che richiede.  L'iniziativa era ripartita proprio da Verona alla fine di ottobre 2021, dopo l'interruzione per la pandemia, coinvolgendo un centinaio di studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori, con un corso diviso in due fasi: una prima parte teorica per apprendere i principi del volo e del pilotaggio, e una fase pratica in cui i ragazzi erano in volo sotto la guida di qualificati istruttori dell'Aeronautica militare, tra i quali Meneghello.  "Verona ci ha accolto a braccia aperte - aveva dichiarato in quell'occasione -. Appena è stato possibile ripartire con la parte organizzativa, non abbiamo avuto dubbi a volerlo fare da questa città meravigliosa. Siamo stati felici di portare qui la nostra passione e di trasmetterla ai più giovani. Ci rivolgiamo a ragazzi che si trovano in procinto di decidere cosa fare 'da grandi', magari non sceglieranno di diventare piloti dell'Aeronautica ma questa esperienza farà capire loro che per ogni professione e lavoro serve impegno, competenza e sacrificio. E che il lavoro di squadra paga sempre" aveva concluso il pilota dell'Aeronautica Militare.  Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha parlato di "gesto di eroismo dei due top gun".

Aperta un'inchiesta

Lo scontro tra i due velivoli è avvenuto a pochi chilometri dall'aeroporto militare di Guidonia, nell'ambito di una missione addestrativa pre-pianificata.  Sul posto, insieme a vigili del fuoco e forze dell'ordine, sono intervenute immediatamente squadre di soccorso e team di specialisti dell' Aeronautica Militare che stanno continuando ad operare per mettere in sicurezza e circoscrivere le aree dell'impatto. La dinamica dell'incidente è in fase di accertamento. Sull'accaduto la Forza Armata avvierà già nelle prossime ore un'inchiesta di sicurezza del volo.