Roma, 18 aprile 2023 - Questa mattina, verso le 08.10, nove cittadini e cittadine di 'Ultima Generazione' hanno interrotto il traffico in viale Tor di Quinto, all'altezza di Ponte Milvio. Reggevano degli striscioni con su scritto "Non paghiamo il fossile", la campagna di disobbedienza civile nonviolenta promossa dal movimento ambientalista. Per tutta la durata dell'azione, si legge in una nota degli attivisti, i cittadini hanno discusso con gli automobilisti presenti "sulla gravità della situazione climatica corrente e dell'inaccettabilità dell'inazione della politica per mitigarne i danni". Verso le 08.15 sul posto sono arrivate le Forze dell'ordine che alle 08.35 hanno spostato i presenti dalla strada. Infine i cittadini di 'Ultima Generazione' sono stati portati in Questura. Il tempo effettivo del blocco è stato di 25 minuti.
"Eventi climatici raddoppiati nel 2022"
"Ci dispiace creare disagio a queste persone ma è l'unico modo. Stiamo facendo grossi sacrifici per il bene di tutti e stiamo andando nella direzione giusta, i risultati li stiamo ottenendo. Non possiamo fare finta di nulla, la situazione è drammatica. Ho paura per la mia casa. In Italia nel 91% dei comuni italiani oltre 3 milioni di famiglie vivono in zone a rischio alluvioni e frane. Ce le siamo già dimenticate le persone e i bambini morti nelle Marche e a Ischia? Bisogna investire nella messa in sicurezza delle case, nell'abbassamento delle emissioni e non nel fossile. Gli eventi climatici estremi nel 2022 sono raddoppiati. Il disagio che stiamo creando noi in questo momento è nettamente inferiore ai disagi creati dalle grandinate di questi giorni. Chiediamo solo un po' di fiducia agli automobilisti, lo stiamo facendo per tutti", hanno spiegato le cittadine e i cittadini che hanno preso parte all'azione di questa mattina.
Nelle scorse settimane gli attivisti del movimento avevano imbrattato la fontana della Barcaccia e il palazzo del Senato a Roma, nonché palazzo Vecchio a Firenze. A Padova hanno bloccato l’accesso all’università e sono scattate le norme più punitive decise dal Governo.