Roma, 19 settembre 2023 – Barba selvaggia, muscoli ben in vista e la voglia di mostrare al mondo la sua somiglianza con Keanu Reeves. È l'immagine che appare dai profilo social di Ubaldo Manuali, il netturbino romano arrestato con l’accusa di violenza sessuale e per avere diffuso tra gli amici le foto delle donne stuprate. Una vita di apparenze, fintamente patinata.
Manuali inseguiva le luci della ribalta. Dalle comparsate al cinema alle serate al karaoke e in discoteca, forse dove riusciva ad agganciare le potenziali vittime. E ancora: le bufale sugli immigrati le posizioni no vax e lo sdegno per le cronache degli abusi altrui. E pochissime tracce di donne, tra tutta una ragazza molto giovane che, seguendo il filo conduttore dei post pubblicati su Instagram, potrebbe essere la figlia di Manuali. Ecco chi è lo stupratore seriale bloccato ieri nel quartiere Casilino di Roma.
Gli stupri e l’arresto
È stata la denuncia di una delle vittime di violenza sessuale a fare cadere il 59enne nella rete dalla polizia. La donna ha raccontato di essere stata agganciata sui social da Ubaldo Manuali e poi averlo invitato a casa sua per una cena romantica. Ed è stato a quel punto che il netturbino l’avrebbe drogata con un farmaco, stuprata e ripresa con il cellulare durante gli abusi con lei priva di sensi. Immagini che poi stando a quanto ricostruito dalla polizia – lo stupratore condivideva e commentava con una cerchia ristretta di amici.
I farmaci e le chat
Tre gli episodi di violenza ricostruiti dalla polizia e commessi dal netturbino romano nell’arco di quattro mesi. Uno a Capranica, nel Viterbese, e due nell’hinterland di Roma: a Riano e Mazzano Romano. Nella sua abitazione è stata trovata una confezione di farmaco sedativo ipnotico.
Ma sui social il netturbino rilanciava notizie di aggressioni, come quella di uno stupro subito da una ragazza su un treno. E sotto il commento di un amico: “Castrazione chimica immediata”. Proprio così.
Sosia di Keanu Reeves
Nella vita lavora come netturbino, ma sui social sembra un attore. È questa l’immagine che lo stupratore romano si era costruita sui social, posto dopo post. Look selvaggio, l’amore per i cavalli con frasi ambigue – “Ma che bello stallone” – e soprattutto pose mai naturali, ma sempre guidate dalla stessa ossessione: assomigliare a qualcuno che conta. Dall’attore americano Keanu Reeves, soprattutto nella versione John Wick, al cantante Fabrizio Moro.
Le feste con i poliziotti
Sognava di stare sul palco. A tutti i costi. Tanto da proporsi come sosia del cantante Fabrizio Moro a feste ed eventi. E, a quanto sembrerebbe, anche le serate organizzate dai sindacati dei poliziotti, gli stessi che lunedì hanno gli fatto scattare le manette ai polsi.
Comparsa nei film
Sui profili social del netturbino non mancano sue comparsate sui set cinematografici. Dalle scene in costume, vestito da antico romano, e una piccolissima parte in ‘Tutti a Ostia Beach’, il film con Alvaro Vitali uscito al cinema nel 2013.
I profili del violentatore sono pieni di reels che lo riprendono mentre si allena a torso nudo in palestra, esibizioni al karaoke e foro allo stadio Olimpico con la maglia della Roma. Tra i suoi idoli Vasco Rossi – in un post il volto del cantante con la frase ‘Non bisogna essere perfetti per tutti. Basta essere speciali per qualcuno’ – e l’irraggiungibile ‘vita spericolata’ di chi avrebbe voluto ‘andare al massimo’.
L’unico tratto di umanità nel profilo di Manuali è una foto inginocchiato davanti a un presepe insieme a un bambino (forse suo figlio?). E per finire, la ciliegina sulla torta: i post contro il vaccino anti-Covid, come da manuale.