Roma, 22 novembre 2023 – Frecciarossa in ritardo, il ministro Lollobrigida (cognato della premier Meloni) scende dal treno con una ‘fermata straordinaria’ decisa apposta per lui. È quello che sarebbe successo ieri sulla linea dell’alta velocità Torino-Salerno, secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano.
La fermata è stata resa “disponibile alla discesa di tutti, come da annuncio diffuso sul treno”, la replica del ministro dopo le polemiche sollevate sul caso dall’opposizione.
Trenitalia: “La fermata non ha comportato ulteriore ritardo"
“La fermata a Ciampino non ha comportato ulteriore ritardo per i viaggiatori, né ripercussioni sulla circolazione, né costi aggiuntivi per l'azienda”. Lo afferma Trenitalia circa la fermata straordinaria per far scendere il ministro Lollobrigida.
“Il treno – aggiunge l’azienda, che ieri ha autorizzato la fermata al capotreno – si è fermato poco dopo Roma Termini per quanto stava accadendo in linea e la deviazione via Cassino è stata decisa anche in virtù della fermata già prevista a Napoli Afragola”.
“Dopo la ripartenza, è stata disposta la fermata presso la stazione di Ciampino, dove sono scese le istituzioni presenti a bordo, per poter far fronte a impegni istituzionali”, conclude Trenitalia.
Schlein: “Abbiamo presentato un’interrogazione
"Trovo quello di Lollobrigida un comportamento indegno e arrogante per un ministro della Repubblica. Abbiamo giù presentato un'interrogazione". Lo ha detto la segretaria Pd, Elly Schlein, parlando in direzione del caso del treno in ritardo che si è fermato per consentire al ministro dell'Agricoltura di scendere.
Renzi: "Se è vero, chiederemo le dimissioni”
Le opposizioni in insorgono, dal Pd a Italia Viva. Renzi: “Se il ministro Lollobrigida ha davvero fermato un treno Alta Velocità ed è sceso proseguendo poi in macchina, siamo in presenza di un abuso di potere senza precedenti. I ministri possono usare i mezzi dello Stato, ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini. Se la notizia sarà confermata, chiederemo in Aula le dimissioni di Lollobrigida”. Fratelli d’Italia famuro e risponde: “Sciacallaggio mediatico”.
Lupi: “Nessun abuso, lo avrebbero potuto fare tutti”
“Una polemica assurda e strumentale. Chiedere le dimissioni del ministro Lollobrigida è ridicolo perché nel suo comportamento non c'è stato alcun abuso. È sceso alla prima stazione utile, come avrebbero potuto fare tutti i passeggeri, per raggiungere Caivano e testimoniare la presenza dello Stato e dimostrare l'impegno del Governo contro il degrado e la criminalità. Stupisce che a fare polemica ci sia chi si autodefinisce 'opposizione responsabile' e che dovrebbe avere una discreta cultura di governo. Occupiamoci di cose serie e non di episodi insignificanti che avvelenano solo il clima'”. Lo afferma dai banchi della maggioranza il presidente di ‘Noi Moderati’, Maurizio Lupi.
Cosa è successo: il guasto
Ma un guasto sulla linea dell’alta velocità, a sud est di Roma Termini, ha costretto Trenitalia a dirottare tutte le Frecce e gli Intercity sulla vecchia linea Roma-Napoli. Il sistema è andato in tilt e il ritardo si è accumulato, crescendo di minuto in minuto.
“Ci abbiamo messo più di un’ora a percorrere il tragitto tra Termini e Ciampino”, ha detto un passeggero del Frecciarossa in ritardo ai giornalisti del Fatto. È stato a quel punto che lo staff del ministro ha fatto una scelta.
La richiesta di Lollobrigida: ecco perché
Come sempre accade alle alte cariche istituzionali, ieri l’agenda di Lollobrigida era serratissima: il ritardo avrebbe fatto saltare una serie di impegni. Non solo il taglio del nastro a Caivano – dove il Governo si è speso moltissimo dopo la scoperta degli stupri delle due cuginette bambine – ma anche un’intervista tv. Dopo Caivano, Lollobrigida sarebbe infatti dovuto tornare di corsa a Roma per registrare il suo intervento alla trasmissione di Rai3 ‘Avanti Popolo’ di Nunzia De Girolamo (anche lei ex ministra per le Politiche Agricole, stessa carica di Lollobrigida).
L'opposizione insorge: la polemica
“Non è una cosa accettabile. Dimostra una concezione sbagliata dell'uso del potere pubblico e mostra scarso senso della dignità rispetto al ruolo ricoperto. Che almeno si scusi”, sostiene il leader di Azione, Carlo Calenda.
“Mi viene da pensare a quei milioni di pendolari, lavoratori e studenti, che ogni giorno ne passano di tutti i colori sui regionali e non possono nemmeno lamentarsi. Sull'arroganza da privilegiato di Lollobrigida qualcuno del governo dovrà dare spiegazioni in Parlamento”, dice il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. Una vicenda che “la dice lunga sulla mentalità di chi gestisce il potere al Governo. Ai ministri sono concessi privilegi esclusivi, persino fermare appositamente un treno con tutti i disservizi che comporta". Così il vicecapogruppo M5s alla Camera, Agostino Santillo. Se vuoi iscriverti al canale WhatsApp di Qn clicca qui