Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ROMA

Roma, sei trapianti multiorgano in una notte: maratona per la vita

Sei vite salvate, impegnati 80 operatori sanitari, tra i donatori, due vittime di incidenti stradali. D'amato: "Lazio all'avanguardia"

Sala chirurgica

Sala chirurgica

Roma, 18 settembre 2022 - Tre i donatori, due dei quali vittime di incidenti stradali, 80 gli operatori sanitari, sei vite salvate. Sono i numeri di quella che l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato definisce "una eccezionale notte di trapianti multiorgano nel Lazio".

Un cuore, tre trapianti di fegato, due di rene e il prelievo di sei cornee eseguiti "in continuità e contemporaneità" dal Centro trapianto cuore dell'ospedale San Camillo, dai Ccentri trapianto di fegato e rene rispettivamente di Policlinico Gemelli, Policlinico Umberto I, POIT San Camillo e Policlinico Tor Vergata.

"Il Lazio è all'avanguardia nell'attività dei trapianti" afferma l'assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato, ringraziando "tutte le equipe mediche impegnate in una 'maratona in favore della vita" e le famiglie dei donatori "per la loro generosità". 

Una complessa organizzazione di donazione e trapianto che "ha visto all'opera tutta la notte ed il giorno seguente oltre 80 operatori sanitari altamente e specificatamente qualificati tra chirurghi, rianimatori, biologi, infermieri, tecnici, anatomo patologi, radiologi, operatori e mezzi di Ares 118 della rete sanitaria laziale nonché la collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti e la Banca di Cornee Regionale", prosegue l'assessore.

L'eccezionale evento donativo è stato realizzato nella stessa notte contemporaneamente al San Camillo, all'Ospedale Sant'Eugenio e all'Ospedale Sandro Pertini, e ha visto impegnato con successo il Centro Regionale Trapianti ed il suo laboratorio di immunologia in una ininterrotta e complessa attività di studio di compatibilità, studio di validità funzionale d'organo, processo allocativo e di coordinamento delle molteplici equipe di prelievo e trapianto.

I tre donatori (2 vittime di grave incidente e 1 di emorragia cerebrale) "hanno offerto una seconda possibilità di vita a molteplici pazienti laziali affetti da patologia cardiaca epatica e renale terminale, in lista di attesa presso i centri trapianto romani", sottolinea D'Amato. 

L'evento è il frutto di un complesso ed articolato lavoro di sensibilizzazione, ri-organizzazione ed ottimizzazione sanitaria della Rete Donazione -Trapianto realizzata dall' equipe del Centro Regionale Trapianti Lazio attualmente diretta da Mariano Feccia, con la Rete Sanitaria e la Direzione Sanitaria Regionale, con Centri Trapianto, le Rianimazioni, le Direzioni Aziendali, le Università ed istituti di ricerca, all'insegna di una rinnovata collaborazione multidisciplinare, implementazione tecnologica, sviluppo terapeutico, manageriale e di ricerca scientifica.