Martedì 12 Novembre 2024

Tolfa, tragedia a caccia: morto per errore 42enne. Indagato l’amico

Il compagno di battuta lo ha scambiato per una preda. I due si erano conosciuti poco prima e avevano deciso di fare la battuta di caccia insieme

Tragedia a caccia (immagini di repertorio)

Tragedia a caccia (immagini di repertorio)

Tolfa (Roma), 18 ottobre 2021 - Tragedia durante una battuta di caccia ieri pomeriggio nei boschi di Tolfa, in provincia di Roma. La vittima è un 42enne, rimasto ucciso da un colpo di fucile sparato dal suo compagno di battuta, un 27enne, che per errore lo avrebbe scambiato per una preda da colpire. Sul posto i carabinieri, che ipotizzano l'incidente. A quanto ricostruito, i due si erano conosciuti poco prima e avevano deciso di fare la battuta di caccia insieme anche con il padre della vittima. Non si esclude che il 27enne abbia sparato pensando di colpire un animale. È stato denunciato per omicidio colposo.

Protezione animali: “É un grave problema per la sicurezza pubblica da eliminare”

"La caccia causa ogni anno morti e feriti, spesso non cacciatori, colpevoli solo di essere nel posto sbagliato nel momento sbagliato, per esempio facendo una passeggiata in un bosco", commenta Massimo Comparotto, presidente dell'Organizzazione internazionale per la protezione animali (Oipa), chiedendo a governo e parlamento di valutare seriamente le conseguenze dell'attività venatoria sulla sicurezza pubblica e di mettere mano alla legislazione in materia per evitare che, a fine stagione venatoria, si continui a fare la conta dei morti. "Quello delle vittime della caccia - aggiunge il presidente dell'Oipa - è un tema ancora poco considerato dalle istituzioni. Eppure, dato il conteggio delle vittime, Governo e Parlamento dovrebbero iniziare a riflettere sul problema di sicurezza pubblica evidenziato da questi incidenti. Quante vittime umane, senza considerare gli animali, dovrà ancora fare l'attività venatoria prima che questa circostanza diventi un allarme sociale? Occorrerebbe un giro di vite legislativo per eliminare alla radice questo grave problema di sicurezza pubblica".