Roma, 19 dicembre 2024 – Tony Effe ringrazia pubblicamente gli artisti e le artiste che sono ‘scesi in campo’ per difenderlo dall’estromissione dal concerto di Capodanno a Roma. L’artista, tra l’altro nato e cresciuto nella Capitale, si è visto annullare l’invito da parte del sindaco Roberto Gualtieri per le polemiche legate alle sue canzoni “offensive e misogine”. “Sono sempre me stesso – ha scritto Tony Effe sui social – non so fare l'attore, faccio musica e la musica non può essere censurata, scrivo quello che vedo e vivo quello che scrivo. Grazie a tutte le persone e i miei colleghi che hanno preso posizione”.
Ma Vladimir Luxuria non ci sta, e replica su Facebook delusa da coloro che si sono schierati col cantante romano. “Mahmood e Mara Sattei decidono di non partecipare al capodanno a Roma in solidarietà contro il passo indietro del Campidoglio sull’esibizione del trapper romano. Emma e Giorgia parlano di censura. Quindi da ora in poi sdoganiamo qualsiasi linguaggio misogino, omofobo, contro i disabili… perché chi si oppone a questo linguaggio viene tacciato di censura. Si fanno gli interessi delle donne o delle case discografiche?”. La presentatrice ha anche ricordato uno dei versi di ‘P’, uno dei successoni di Tony Effe: “Mi dici che sono un tipo violento, però vieni solo quando ti meno…”.
Luxuria non è l’unica a condannare il supporto al trapper: idee simili sono condivise dai numerosi utenti social che hanno deciso di esporsi sulla questione. “Non osare mai più parlare di femminismo e di diritti delle donne”, condanna una follower di Emma Marrone. “Mamma mia che despota. Quanta confusione. Censura artistica e diritti delle donne... tutto nello stesso pentolone. Giusto per offendermi a prescindere. Brava”, la replica infuriata della cantante. Commenti simili anche sotto ai posti di Mahmood e Sattei.
C’è chi pensa invece che dietro alla solidarietà degli artisti si nascondano convenienze legate alla comune casa discografica. “Fa ridere – scrive un utente – che gli artisti che si stanno esponendo per la 'libertà di espressione' sono tutti Universal. Non mi sembra si stiano esprimendo così liberamente”.