Tivoli (Roma), 9 dicembre 2023 – “Abbiamo fatto tutto il possibile. Ci perdonino le anime di chi non siamo riusciti a raggiungere in tempo”. È lo sfogo di una volontaria intervenuta nella notte all'ospedale di Tivoli, dove un incendio ha trasformato la struttura in una trappola mortale. Pazienti morti, reparti evacuati e vigili del fuoco che hanno lavorato per tutta la notte in un inferno di fuoco. "Siamo scappati al buio, le scale erano invase dal fumo”, raccontano i pazienti evacuati.
All’indomani della tragedia, la comunità di Tivoli è sconvolta. Duecento persone sono state evacuate dal nosocomio in fiamme, mentre la protezione civile ha allestito un centro di raccolta nella “vicina palestra comunale Maramotti con coperte, letti e cuscini”, spiega il sindaco Giuseppe Proietti. “I pazienti evacuati sono stati trasferiti gradualmente – continua – in attesa di essere poi trasportati dalle ambulanze presso altri centri ospedalieri. Le fiamme sono state domate nella notte”.
Il cappellano: “C’era gente che urlava”
“È andata via la luce e c'era gente che urlava. Da quel momento mi sono accorto che era successo qualcosa di grave. Quando sono uscito, ho visto i pazienti portati via anche a braccio e abbiamo dato tutti una mano ad evacuare l'ospedale”, racconta padre Lorenzo, il cappellano dell'ospedale di Tivoli.
“C’è stata molta paura: è stato veramente drammatico, non eravamo pronti. L'ultimo paziente lo stanno portando via adesso, fortunatamente sono stati tutti dislocati. La paura è stata tanta, per i pazienti e per chi era in servizio". Lo ha affermato un'infermiera all'esterno dell'ospedale di
Tivoli poche ore dopo l'incendio nel quale hanno perso la vita 3 persone. Un'altra è morta poco prima.
“Mia mamma è morta: l’ho saputo dal web”
“Ho letto la notizia di una donna di 84 anni, ricoverata qui, in gravi condizioni. Ho subito pensato: questa è mamma”. Nessuna ha avvertito la figlia di una delle tre vittime dell’incendio di Tivoli, la donna ha scoperto tutto dal web.
“Però li posso anche capire che non abbiano chiamato, in mezzo al trambusto sono saltate le linee elettriche: è saltato tutto. Come avrebbero potuto chiamare? Mia mamma era rimasta in medicina perché per le condizioni gravi in cui stava le erano rimaste poche ore di vita. Poi è subentrato anche il Covid. Mi hanno detto che lei è morta in concomitanza dell'incendio e che hanno fatto di tutto, ma non c'è stato niente da fare. Spero che sia vero”, aggiunge la figlia dell’anziana paziente morta questa notte all’ospedale di Tivoli.
La sopravvissuta: “Mio padre è morto, io salva”
“Ero in ospedale per dare l'ultimo saluto a mio papà, morto poco prima che scoppiasse l'incendio. Intorno alle 23.15 ho sentito un forte odore di plastica bruciata, è andata via la corrente ed è scattato l'allarme. Ero in corridoio ma le scale erano impraticabili, c'era una colonna di fumo”. A raccontarlo è Veronica Timperi, la donna che ieri sera si trovava nel reparto di cardiologia del quinto piano dove era ricoverato il padre, morto prima che scoppiasse il rogo.
“'Voglio ringraziare le infermiere e i medici che sono stati prontissimi, hanno aperto la porta antincendio permettendoci così di raggiungere l'uscita. Sono tornata a casa ancora sotto choc'', ha detto la donna.
La volontaria: “Abbiamo fatto il possibile”
"Abbiamo fatto tutto il possibile. Ci perdonino le anime di chi non siamo riusciti a raggiungere in tempo. Che la terra vi sia lieve". È lo sfogo su Facebook di una volontaria intervenuta nella notte all'ospedale di Tivoli. “Si potrebbero dire tante cose, infinite, ma a cosa servirebbe? Una grande disgrazia che non doveva accadere – continua la donna – e che si poteva e doveva evitare. Perché un ospedale dovrebbe offrire cure, serenità, assistenza, conforto”.
“Una delle notti più tristi”
“In 12 anni di volontariato e 32 di vita, purtroppo questa è stata una delle notti più tristi”, aggiunge la volontaria sul social. “Credetemi, non è bello vedere gli occhi di un malato che trasmettono la pura paura di morire. Paura che gli sale ancora di più quando ti vedono entrare nelle stanze buie con il casco in testa, il respiratore sulla bocca e la divisa antincendio addosso”.
E la donna continua il suo racconto. “Sentire persone che gridano, persone che pregano pensando che quella sia la loro ultima preghiera. Telefoni dei pazienti che squillano perché i loro cari sono in estrema preoccupazione – ricorda la volontaria – cercare di rispondere a più chiamate possibili per dare un sospiro di sollievo a chi ha l'anima in pena per il proprio caro ricoverato. Pavimento e pareti che emanano calore”.
“Non puoi farti prendere dallo sgomento perché hai interi reparti da svuotare, scendendo e salendo ripetutamente 4/5 piani a piedi, portando pazienti sui lenzuoli adibiti a barelle. Vedere medici e infermieri che cercano di mantenere ordine e signorile pazienza in mezzo al fumo nocivo che ha invaso corridoi e stanze”, conclude la volontaria sconvolta.
Il racconto: “Panico, è andato a fuoco tutto”
“Tutti i pazienti fuori, sta andando a fuoco l'ospedale di Tivoli. Sta facendo il panico. Ci stanno i pazienti sulle barelle. Ragazzi non ci si crede, sono arrivati i pompieri in tempo in tempo. Il panico sta accadendo, è andato a fuoco tutto".Così un testimone oculare racconta su TikTok l'incendio divampato nell'ospedale di Tivoli nel corso del quale sono morte quattro persone. Una di queste sarebbe deceduta per un infarto, mentre per accertare le cause della morte delle altre tre sarà necessaria l'autopsia. Il filmato diffuso sul social mostra gli attimi iniziali: si vedono le fiamme e il fumo. Subito dopo si sentono le sirene dei vigili del fuoco.
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