Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE ROMA

Terremoto oggi a Viterbo, nuove scosse a San Lorenzo: scuole chiuse e gente per strada

Stanotte la terra ha ricominciato a tremare nell’Alta Tuschia, dove già ieri sera si erano verificati 12 eventi sismici. La terra ha tremato anche vicino al lago di Bolsena

Scosse registrate dall'Ingv tra San Lorenzo Nuovo e Bolsena (Viterbo)

Viterbo, 29 settembre 2023 – Continuano le scosse di terremoto nell’Alta Tuscia, stamattina i sismografi hanno registrato altri eventi sismici. Il primo alle 3.06 di magnitudo 2.1 a 4 km di profondità e il secondo alle 6.24 con magnitudo 2 a un chilometro di profondità, entrambi nel territorio di San Lorenzo Nuovo. È alta la preoccupazione per quanto sta accadendo nel Viterbese, colpito ieri da un lungo sciame sismico quasi senza sosta.

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Oggi scuole chiuse a San Lorenzo. “Purtroppo lo sciame sismico sta continuando, l'ultima scossa qualche minuto fa”, ha fatto sapere questa mattina il sindaco di San Lorenzo, Massimo Bambini. “Pertanto ritengo opportuno oggi tenere chiuse le scuole di ogni ordine e grado. Speriamo che queste continue scosse terminino quanto prima”, ha aggiunto. Ecco cosa sta succedendo in provincia di Viterbo.

Terremoto: cosa succede a Viterbo

Sono state 12 le scosse di terremoto registrate ieri sera nell'Alta Tuscia, a nord di Viterbo. I software dell’Ingv hanno rilevato la prima traccia alle 19.49 nella zona di San Lorenzo, con un’intensità di magnitudo 2.4 a una profondità di 4 km. Poi si sono susseguite tante altre scosse, almeno una dozzina. Una seconda alle 19.50, sempre nell’area di San Lorenzo, di magnitudo 2.8 a 6 chilometri di profondità. Una terza di magnitudo 2.6 è stata registrata a 10 km di profondità alle 19.54.

Alle 19:55 ne è stata registrata una nella zona del lago di Bolsena, magnitudo 2.2 e 6 km di profondità. Infine, alle 19.59, una di 2.1 a San Lorenzo Nuovo, questa volta a 11 km di profondità. Alle 21.27, infine, sempre a San Lorenzo, una scossa di magnitudo 3.1 a una profondità di 6 km.

Campi Flegrei, scosse fino a Roma

Il terremoto dei Campi Flegrei – che da giorni sta mettendo in allarme il Napoletano – l’altro giorno è stato avvertito anche a Roma e nel Lazio. È stata la scossa più forte mai avvertita prima dal bradissimo dei primi anno Ottanta. Due gli scenari di rischio illustrati ieri alla Camera: il più grave è una possibile eruzione del Vulcano Nuovo, come accaduto nel 1538.