Roma, 14 ottobre 2024 - Sarà pronto per il 2027 il termovalorizzatore di Roma. Lo ha annunciato oggi il sindaco Roberto Gualtieri, presentando in Campidoglio il progetto che verrà realizzato nell’area industriale di Santa Palomba. L’opera è stata per anni al centro del braccio di ferro tra la Regione e il Comune capitolino all’epoca di Virginia Raggi, contraria all’opera insieme a tutto il Movimento 5 Stelle.
“Il ritardo di Roma di dotarsi di un impianto di termovalorizzazione è costato tanto alla città. L'unico vantaggio è che partendo tardi realizzeremo un progetto tra i più avanzati al mondo”, ha sottolineato Gualtieri.
Abitanti preoccupati
Preoccupati per le conseguenze del termovalorizzatore sono gli abitanti di Santa Palomba, una vasta area divisa fra i comuni di Roma, Ardea e Pomezia. “'Non c'è nessuna ragione di preoccuparsi. Il nostro termovalorizzatore ha delle caratteristiche più avanzate di quello di Copenaghen, dove ci sono sopra i bambini che sciano”, ha rassicurato il primo cittadino.
“Sarà un impianto totalmente green a disposizione del territorio. Ci sarà anche una serra, con laboratori, spazi di coworking. Nella serra sperimentiamo anche la Co2 che cattureremo per far crescere le piante. Una sperimentazione che facciamo solo noi”, ha aggiunto.
Polemica sui tempi
È polemica sui tempi lunghi del progetto, che il sindaco aveva annunciato subito dopo la sua elezione, avvenuta nel 2021. “I tempi erano questi, nessuno ha mai detto che il termovalorizzatore sarebbe stato pronto per il Giubileo del 2025”, ha risposto Gualtieri.
Il nodo critico rimane sempre lo stesso: dove verranno conferiti i rifiuti fino al 2027? “Abbiamo una serie di sbocchi che ci garantiranno una situazione tranquilla per gestire i rifiuti della città fino all'estate 2027 - ha assicurato il sindaco - quando entrerà in funzione il termovalorizzatore. Tra l'altro, adesso riapre anche il Tmb, più piccolo, di Malagrotta. È un sistema predisposto da tempo, non avremo difficoltà”.
Progetto green col recupero di Co2
Secondo quanto illustrato dal primo cittadino, il progetto avrà impatti ridotti sull’ambiente. “Siamo molto avanzati sul piano di recupero energetico e di materia - ha assicurato Gualtieri - non solo perché produrrà 65 mw di energia elettrica, pari al consumo di 200mila famiglie, ma anche perché consentirà un recupero e riciclo di materia. Le ceneri pesanti non andranno in discarica ma potranno essere recuperate per realizzare materiali green di costruzione''. A cui si aggiunge la ''sperimentazione del recupero di Co2''.