Roma, 26 dicembre 2024 - Cerca di uccidere la madre prima strangolandola a mani nude e poi colpendola a forbiciate. È stato l’intervento di un parente a salvare la donna dalla violentissima aggressione del figlio ventenne. Il ragazzo è stato arrestato dalla polizia per tentato omicidio. Si era barricato in casa per sfuggire all'arresto.
È successo qualche sera fa a Latina, dove in un appartamento del centro è scoppiato l’inferno. È stato lo zio del 20enne a mettere in salvo la donna - permettendole di sfuggire alla furia del figlio - e chiedere aiuto alla polizia. Subito è scattato l’intervento per violenta lite familiare.
La madre è fuggita: perdeva molto sangue
Arrivati all'ingresso dello stabile, i poliziotti della Volante sono stati raggiunti da una donna che perdeva molto sangue a causa delle numerose ferite da arma da taglio. Le lacerazioni più gravi erano al collo. La donna, che era in evidente stato di choc, continuava a ripetere agli agenti: “Al terzo piano, al terzo piano”. Un’indicazione che ha portato gli agenti nell’appartamento della donna, dove il figlio si era barricato in casa.
Dopo avere atteso l’arrivo del 118 e avere affidato la donna ferita alle cure dei sanitari, i poliziotti sono saliti al piano indicato dalla vittima: mentre salivano, hanno trovato evidenti tracce di sangue lungo le scale che conducevano all’appartamento.
Il figlio barricato in casa
Agli agenti si avvicinava un uomo il quale riferiva che nell'appartamento si era barricato il nipote ventenne che, al culmine di una discussione con la madre, aveva prima tentato di strangolarla per poi colpirla ripetutamente con delle grosse forbici e solo grazie al suo intervento la donna era riuscita a divincolarsi e fuggire per le scale.
Gli agenti hanno iniziato a trattare con il ragazzo attraverso la porta serrata. Dopo circa dieci minuti, il 20enne ha aperto la porta agli agenti di polizia che lo hanno bloccato. Il ragazzo è stato arrestato per il reato di tentato omicidio e trasferito presso la casa circondariale di Latina a disposizione dell'autorità giudiziaria per l’interrogatorio di garanzia e la convalida del fermo.