Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE ROMA

Roma, ritrovato il Teatro di Nerone: dopo 3 anni di scavi è emersa la struttura imperiale che si credeva perduta

L’eccezionale ritrovamento è avvenuto nella corte interna di Palazzo della Rovere vicino al confine con il Vaticano

Il teatro di Nerone ritrovato a Palazzo della Rovere di Roma

Roma, 26 luglio 2023 – L’antico Teatro di Nerone riemerge dal cuore di Roma. É il nuovo ed eccezionale ritrovamento archeologico annunciato oggi dalla Soprintendenza di Roma, una scoperta di una serie di reperti di diverse epoche avvenuta nella corte interna di Palazzo della Rovere in via della Conciliazione, a pochi passi dal confine con il Vaticano e dalla basilica di San Pietro, tra cui parti delle dalle strutture del Theatrum Neronis che si credeva perduto.

“È una scoperta di eccezionale importanza – commenta Daniela Porro, soprintendente speciale di Roma – che testimonia il luogo dove Nerone provava le sue esibizioni poetiche e canore, noto da fonti antiche ma mai ritrovato. Di grande interesse – continua la soprintendente – anche i rinvenimenti medioevali di questa importante area della città”.

L’eccezionale ritrovamento

Strutture e decorazioni identificabili con resti del teatro di Nerone sono tornati alla luce da scavi archeologici condotti dalla Soprintendenza Speciale di Roma nel cortile e nei giardini di Palazzo della Rovere, sede dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

I resti riguardano la parte sinistra della cavea a emiciclo, le sontuose colonne lavorate con marmi pregiati, le raffinate decorazioni a stucco con foglia d'oro e alcuni ambienti utilizzati come depositi di costumi e scenografie. Sono tutti elementi che concorrono a identificare gli edifici ritrovati come il Theatrum Neronis.

“La grandezza dell'edificio, la bellezza delle decorazione e dei materiali utilizzati – ha commentato l'archeologo Alessio De Cristofaro - fanno pensare a una committenza imperiale, quindi è presumibile pensare che si tratti del teatro di Nerone, proprio come l'avevano descritto Plinio, Svetonio e Tacito”.

Gli scavi: cosa è emerso

Gli scavi, iniziati nel 2020 sotto la direzione scientifica di Renato Sebastiani e proseguito da Alessio De Cristofaro, archeologi della Soprintendenza – condotti sul campo da Marzia Di Mento con il team Mdm archeologia – hanno portato a importanti scoperte sia di resti degli Horti di Agrippina. Si tratta del luogo dove Caligola aveva fatto costruire un grande circo per le corse dei cavalli e Nerone realizzato un teatro di grandi dimensioni, sia tracce delle attività produttive e di pellegrinaggio d'età medievale alla tomba dell'apostolo Pietro.

“Le scoperte archeologiche sotto Palazzo della Rovere – spiega l'archeologo Renato Sebastiani – ci hanno restituito molta storia medievale di Roma, piuttosto eccezionale per la città. Questi ritrovamenti sono importanti pezzi della storia di Roma, ancora tutta da raccontare”.

I reperti artistici

L'indagine archeologica, che è ancora in corso, ha restituito reperti eccezionali che vanno dalla tarda età repubblicana al XV secolo e che valorizzano il palazzo della Rovere, portandolo alla sua bellezza originaria. Sono rarissimi esemplari di calici vitrei a colonnetta, usati come arredi liturgici; brocche e materiale ceramico; ossi di animali lavorati per creare strumenti musicali e cerniere per mobili; oltre a numerosi oggetti legati ai pellegrini come i grani di rosari e le insegne. Di notevole importanza è anche il rinvenimento di una successione di tracciati stradali più volte rifatti e sistemati, collegati all'approdo sul Tevere a valle di Ponte Sant'Angelo, o Portus Maior. Dagli strati di abbandono delle strade provengono due insegne da pellegrino (Volto Santo di Lucca e Santa Vergine di Rocamadour) e una fiaschetta sagomata a forma del gallo di San Pietro.

Tre anni di lavoro

Il ritrovamento è avvenuto dopo 3 anni di scavi condotti dalla Soprintendenza speciale di Roma Archeologia Belle Arti Paesaggio che ha permesso di riportare alla luce sia strutture, sia decorazioni, sia oggetti da una profondità media di cinque metri rispetto all’attuale piano strada. Assieme alle strutture del Teatro di Nerone, quinto imperatore romano, sono stati ritrovati reperti che coinvolgono un ampio arco cronologico, dall’età Repubblicana al XV secolo, con anche alcune testimonianze dei pellegrinaggi medievali nella zona della sepoltura dell’apostolo Pietro.

Gli Orti di Agrippina

Il luogo del ritrovamento del Theatrum Neronis, Palazzo della Rovere, odierna sede dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e in parte affittata a un albergo di lusso, ai tempi dei primi imperatori romani era collocato all'interno della vasta area degli Orti di Agrippina. Con parte della cavea, della scena frontale, della scala di accesso, sono emerse anche diverse colonne in marmo bianco e colorato, africano e cipollino, oltre a preziosi reperti come un capitello in stile ionico in alabastro.

I prossimi passi

La Sovrintendenza e l'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme stanno lavorando assieme alla realizzazione di un progetto che permetta di valorizzare gli scavi e di renderli almeno in parte fruibili; sicuramente si potranno presto ammirare gli oggetti ritrovati durante gli scavi, che verranno inseriti in uno spazio museale a Palazzo della Rovere. Le immagini dell'eccezionale scoperta del teatro di Nerone e degli scavi archeologici sono state realizzate in esclusiva da Rai Storia per il programma 'Sotto il suolo di Roma’, in onda a ottobre.