Roma, 1 marzo 2023 - Il tribunale del Riesame si è riservato di decidere sull'istanza presentata dalla difesa della praticante avvocata Camilla Marianera, 27 anni, finita in carcere insieme al suo compagno Jacopo De Vivo con l'accusa di corruzione in atti giudiziari. Il difensore di Marianera, l'avvocato Marco Marronaro, ha chiesto per la donna gli arresti domiciliari.
Secondo l'atto d'accusa dei pm della procura di Roma, dal 2021 al dicembre scorso, i due arrestati ''erogavano utilità economiche a un pubblico ufficiale allo stato ignoto, appartenente agli uffici giudiziari di Roma e addetto all'ufficio intercettazioni, perché ponesse in essere atti contrari ai doveri del suo ufficio, consistenti nel rilevare l'esistenza di procedimenti penali coperti dal segreto, l'esistenza di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, atti remunerati mediamente nella misura di 300 euro a richiesta''.
Caccia alla "talpa"
L'inchiesta in corso punta a individuare la 'talpa' che dall'ufficio intercettazioni di piazzale Clodio passava informazioni coperte da segreto d'ufficio all'aspirante avvocata e al suo compagno, che ha rinunciato, invece, al Riesame. Nell'ambito dell'indagine nelle scorse settimane sono state effettuate una serie di perquisizioni nell'ufficio intercettazioni, della Sorveglianza e in Corte d'Appello. Al momento ci sarebbero altri indagati ma chi materialmente ha passato le informazioni riservate non è stato ancora individuato. Nel corso dell'udienza sono state depositate dai magistrati titolari dell'inchiesta le trascrizioni delle intercettazioni. Il giudice potrebbe sciogliere la riserva sull'istanza della difesa nelle prossime ore.